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Napoletani scomparsi in Messico, ucciso il sindaco di Tecalitlàn

Ancora una tragica notizia dal territorio di Jalisco, in Messico, il luogo da cui lo scorso gennaio sono scomparsi i tre napoletani: Antonio e Raffaele Russo e Vincenzo Cimmino. Il sindaco di Tecalitlàn Vìctor Dìaz è stato assassinato lunedì mattina mentre stava andando a una riunione con una funzionaria del comune, anche lei rimasta ferita nell’agguato.

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Secondo gli inquirenti si è trattato di un attacco diretto e premeditato. Il sindaco viaggiava su un’auto assieme alla funzionaria, quando un furgone nero con a bordo uomini armati si è avvicinato e ha cominciato a sparare, uccidendo Dìaz e ferendo la donna che era con lui per poi darsi alla fuga. Proprio il giorno prima di morire il sindaco di Tecalitlàn aveva denunciato su Facebook alcuni atti intimidatori avvenuti nei confronti della sua famiglia che in questo momento è sotto protezione.

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Dìaz dal 31 gennaio scorso- data in cui sparirono i tre napoletani- era anche lui coinvolto nelle indagini. Il suo governo fu accusato dai familiari di Antonio, Vincenzo e Raffaele di sapere cosa fosse accaduto. Alcuni agenti della polizia municipale, infatti, nel corso delle indagini sono stati arrestati con l’accusa di aver consegnato i tre napoletani al Càrtel de Jalisco Nueva Generaciòn, organizzazione criminale operante nella zona. Il sindaco di Tecalitlàn, però, ha sempre negato di avere una qualche relazione con quanto accaduto.
Gli inquirenti che si stanno occupando delle indagini sull’omicidio di Diaz non escludono alcuna pista.

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