Sarebbe stato il filmato girato da una minorenne con il telefonino a consentire ai carabinieri di mettere a segno l'ultimo blitz
Arrestate 10 persone, tutte affiliate al clan Orlando – Polverino. L’operazione dei militari è avvenuta venerdì, gli uomini in manette dovranno rispondere di istigazione a ritrattare dichiarazioni rese all’autorità giudiziaria e di furto in abitazione e danneggiamento aggravati da finalità mafiose.
Secondo gli inquirenti, a partire dall‘agosto 2017, i 10 arrestati per conto del sodalizio criminale avrebbero intimidito alcuni parenti di un collaboratore di giustizia che con le sue dichiarazioni aveva colpito i clan Orlando e Polverino, per spingerlo a rendere all’autorità giudiziaria dichiarazioni false e a ritrattarne quelle già rese.
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Si tratta del pentito Teodoro Giannuzzi che a causa della sua collaborazione con la giustizia, ha messo nei guai anche Giuseppe Di Pierno, padre della compagna e vittima di minacce, intimidazioni e di una rapina subita in casa propria.
L’indagine è scattata proprio in seguito ad una denuncia fatta proprio da Di Pierno ai carabinieri, nel momento in cui ha visto in pericolo la propria famiglia e i propri figli. Di sicuro, però, il cartello formato dai Polverino e dagli Orlando non si sarebbe aspettato di finire nei guai per un video girato da una minorenne con il cellulare. Le immagini mostrerebbero l’orrore perpetrato dai clan.
