Minacce, furti e petardi in casa. Questa la strategia del clan contro i familiari di un collaboratore di giustizia con il chiaro intento di costringere quest’ultimo a ritrattare e a fornire false dichiarazioni ai magistrati.
E’ quanto emerso da una indagine di carabinieri e Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha portato all’alba di venerdì i militari del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna a eseguire 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti affiliati al clan Polverino-Orlando, egemone a Marano, Quarto, Calvizzano e più in generale nell’area a nord-ovest di Napoli, e colpito nell’ultimo anno e mezzo da numerosi arresti.
I dieci dovranno rispondere, a vario titolo, di istigazione a ritrattare dichiarazioni rese all’autorità giudiziaria e di furto in abitazione e danneggiamento aggravati da finalità mafiose.
Secondo quanto emerso dalla indagini, i dieci, a partire dall‘agosto 2017, hanno intimidito alcuni parenti di un collaboratore di giustizia che con le sue dichiarazioni aveva colpito i clan Orlando e Polverino, per spingerlo a rendere all’autorità giudiziaria dichiarazioni false e a ritrattarne quelle già rese.
Alle minacce è poi seguìto un furto in casa del suocero: i malviventi vi sono penetrati forzando la porta d’ingresso, approfittando del fatto che le vittime avevano dovuto lasciare l’appartamento con urgenza per motivi di sicurezza. Oltre a rovistare e mettere casa a soqquadro, nell’abitazione vennero esplosi diversi petardi che danneggiarono bagno, pareti, porte, mobili ed effetti personali. Gli arrestati sono stati tutti tradotti al centro penitenziario di Secondigliano.
I nomi dei 10 destinatari della misura cautelare in carcere: Cristofaro Candela, 57enne di Marano, Giuseppe Ciotola, 45enne di Quarto, Antonio Di Maro, 24enne di Quarto, Antonio Agrillo, 33enne di Quarto, Carlo Mirengo, 21enne di Quarto, Fortunato Parisi, 27enne di Quarto, Patrizio Parisi, 60enne di Quarto, Gennaro De Rosa, 37enne di Quarto, Alberto Baldo, 27enne di Quarto, Vincenzo Grillo, 51enne di Quarto.