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Preso “Crescenziello”, elemento apicale del clan Orlando di Marano: sfuggì al blitz del 18 aprile

Era sfuggito al blitz che lo scorso 18 aprile ha portato all’esecuzione di 32 ordinanze di custodia cautelare (28 in carcere e 4 ai domiciliari) nei confronti del clan Orlando di Marano, comune a nord di Napoli, la cosca camorristica nata inglobando esponenti delle storiche famiglie Polverino e Nuvoletta.

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Crescenzo Olrando, meglio noto come Crescenziello, 33 anni, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna dopo un inseguimento lungo via Campana a Melito (Napoli). E’ ritenuto dagli investigatori un elemento di spicco del clan. I militari lo hanno sorpreso mentre era a bordo di un’auto guidata da un uomo di fiducia.
Crescenziello è stato arrestato dopo un breve inseguimento. A lui è contestato il reato di associazione di stampo camorristico. Dopo le formalità è stato tradotto al centro penitenziario di Secondigliano.

Crescenzo Orlando

L’operazione del 18 aprile fece scattare le manette ai polsi di 32 appartenenti al nuovo gruppo “Orlando”, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso e di estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico di stupefacenti e detenzione di armi da guerra. I carabinieri avevano ricostruito la struttura del clan e dimostrato la provenienza dei profitti del sodalizio: estorsioni a imprenditori, controllo di attività commerciali, importazione di hashish dalla spagna, “pizzo” pagato dai “gestori” delle piazze di spaccio della provincia.
documentato anche il condizionamento politico per cui il 30 dicembre venne sciolto per infiltrazioni camorristiche il comune di Marano.