E’ partito tutto dal malessere in casa di quattro dei diciannove alunni frequentanti l’istituto “Santa Teresa del Bambino Gesù” di San Marcellino, nel Casertano. Le parole dei piccoli sono bastate ai genitori per chiedere speigazioni, ma la risposta che hanno ricevuto dalla superiora non ha per nulla convinto quelle mamma e quei papà che avevano notato il disagio dei figli: “I bambini dicono le bugie, non dovete credere a ciò che raccontano”, avevano risposto in convento.
La risposta però non ha convinto nemmeno i carabinieri di San Marcellino che hanno nascosto le telecamere nella scuola e hanno ripreso quanto avveniva in classe. Così i racconti dei bambini sono diventati realtà e prove contro suor Josi Sapi e suor Loyola Dionel, indonesiane, e suor Genovina Barete e la madre superiora, Anna Porrari. Nelle pagine dell’ordinananza di custodia cautelare, a firma del gip Valentina Giovanniello, si può leggere l’inquietante storia di tre monache che gestivano 19 alunni dell’asilo a suon di punizioni terribili. Il gip ha impedito loro di frequentare i piccoli.
Difficilmente però le quaatro suore riusciranno a cavarsela, le accuse sono gravissime. I bimbi hannno raccontato di tutte le volte in cui venivano puniti con botte alla testa, tirate di capelli, spintoni, schiaffi e manine schiacciate contro i banchi. Una mamma ha anche raccontato di percosse alle parti intime in quanto un bambino è tornato a casa con i genitali arrossati. Altri genitori hanno dichiarato di aver ritrovato capelli starppati sui vestiti dei bambini e lividi sul corpo inoltre le suore utilizzavano pratiche di punizione arcaiche: i bimbi “cattivi” venivano chiusi nella stanza al buio, quelli che non volevano mangiare dovevano raccogliere il cibo da terra e mangiarlo ugualmente.