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Suore-orco in classe, la violenza choc: “Mia figlia vomitava e si era fatta la pipì addosso”

Violenze gratuite nella scuola paritaria per l’infanzia gestita dalla suore. Schiaffi, tirate di capelli, offese e addirittura un tentativo di comprare con il denaro il silenzio di uno dei genitori dei bambini coinvolti.

E’ quanto emerge nell’inchiesta condotta dalla procura di Napoli nord che ha portato giovedì mattina i carabinieri della stazione di San Marcellino (Caserta) a notificare l’ordinanza a quattro suore, sospese per 12 mesi dall’insegnamento.

Sono accusante di aver maltrattato cinque bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Per loro i magistrati della procura di Napoli nord, diretta da Francesco Greco, avevano chiesto la misura cautelare dell’arresto ma il gip Valentina Giovanniello non ha ritenuto che sussistessero le condizioni per la misura restrittiva.

Le indagini che hanno portato alla sospensione delle quattro suore coinvolte (Josi Sapi, Dionel Loyola, Genovina Barete e Anna Porrari, rispettivamente due filippine, una indonesiana e la madre superiore italiana) sono partite dalla denuncia di alcuni genitori preoccupati dai disagi e dai problemi manifestati dai rispettivi figli ogni volta che tornavano da scuola. Ad aumentare le preoccupazioni anche lividi presenti su viso e gambe che le suore provavano a giustificare addebitandoli a litigi con altri bambini.

Grazie però alle telecamere installate nella scuola, gli investigatori hanno potuto documentare diversi episodi ai danni dei bimbi. Risalgono tutti ai mesi di aprile e maggio di quest’anno.

Il più inquietante riguarda una bambina e la sua treccia dei capelli. La madre aveva notato che quella che aveva la figlia non era la stessa di inizio mattina, così sciogliendola si è resa conto che molti capelli risultavano tirati e cadevano. Circostanza che ha mostrato anche ai carabinieri in sede di denuncia. La piccola ha poi ammesso che a tirarle i capelli non erano stati i suoi amichetti di classe bensì la suora che “l’aveva tirata a forza nel bagno. Mentre le tirava i capelli, la bambina si era fatta pipì addosso ed aveva vomitato”.

Una volta appreso della denuncia, la madre superiora ha provato a comprare il silenzio della mamma di una vittima. “E’ una vergogna anche per te, prendi i soldi, basta che non dici niente. E poi ti assicuro che non succederà più”.