Un elogio all'operato della società ed una "bacchettata" a Sarri. Infine la Napoli città, definita come un luogo "dal fascino imperfetto"
Dal 10 al 30 luglio avrà inizio il ritiro del Napoli a Dimaro e di sicuro Antono Corbo sarà in prima linea in Trentino per analizzare e commentare quello che accadrà. Nel frattempo, raggiunto al telefono per un’intervista, ha raccontato a VocediNapoli.it cosa pensa della venuta di Carlo Ancelotti in azzurro e cosa si aspetta dalla squadra durante la prossima stagione. Infine, un commento sulla Napoli città, un luogo dalle tante contraddizioni e i numerosi problemi da risolvere nonostante le strade siano affollate di turisti.
Da Sarri ad Ancelotti. Che Napoli si aspetta?
Un Napoli meglio impegnato nelle coppe e che faccia più di una semplice comparsa nella massima competizione europea.
Cosa si aspetta dalla società?
La società ha già fatto il massimo ingaggiando un allenatore come Ancelotti. Quest’ultimo può garantire una maggiore rotazione della rosa per consentire alla squadra di competere su più obiettivi. Questo potrebbe elevare il valore dei giocatori del Napoli ad un livello ancora maggiore. Che cosa intendo con “grande livello”? Il rapporto direttamente proporzionale tra l’organico e gli impegni sportivi da rispettare.
Si augura, dunque, una panchina più lunga?
La panchina era già lunga, solo che era poco utilizzata.
Tanti eventi e turisti ma anche disservizi, tasse elevate e un comune sull’orlo del dissesto finanziario. A Napoli è meglio essere visitatori piuttosto che cittadini?
Napoli è una città dal fascino imperfetto. Anche questa sua caratteristica, oltre alle sue bellezze artistiche e culturali, la rendono appetibile e attraente. Mi viene sempre in mente una conversazione fatta con un mio amico Mario Pagliari, proprietario dell’Hotel San Francesco. Una volta, dopo una passeggiata al centro storico, Renato era triste e dispiaciuto per la situazione di abbandono e degrado in cui versa quella zona di Napoli. Invece, molti turisti ospitati nel suo hotel ne erano entusiasti. Ecco, ci sono sicuramente tanti problemi da risolvere ma come cittadini italiani non possiamo lamentarci. Basta guardare quello che sta accadendo a livello nazionale per rendersene conto. Ad esempio in merito al caso della nave “Acquarius”, mi verrebbe da dire che l’attuale governo, e qui utilizzo parole forti, abbia deciso di perpetrare una vera e propria tortura nei confronti dei naufraghi a bordo dell’imbarcazione.