“Non dovevi farlo“, è questo il bigliettino che Luigi Capasso ha lasciato sul letto della moglie e che i carabinieri hanno ritrovato immerso nel sangue di Martina, la figlia da lui uccisa a colpi di pistola mentre era ancora in quel lettone. Si è subito pensato che quel messaggio che il carabiniere omicida aveva lasciato alla moglie fosse un riferimento alle figlie, all’impossibilità dell’appuntato dei carabinieri di poter vedere le bambine. Dopo le indagini e doprattutto dopo aver ascoltato le testimonianze è emerso un retroscena.
Capasso non si riferiva alle figlie, in quel messaggio voleva ancora una volta denigrare la moglie facendo credere a tutti di aver ucciso le figlie ed esser giunto a un tale gesto solo per colpa di lei. In precedenza il 43enne aveva cominciato a far girare voce che la moglie lo tradiva, ma ovviamente non era vero nulla. Al contrario era Luigi a tradire Antonietta, aveva l’amante a cui ha anche lasciato dei soldi (5 mila euro), e la figlia Alessia era venuta a conoscenza da tempo di questa storia perchè aveva trovato dei messaggi sul cellulare dle padre che lui scambiava con la donna della relazione extraconiugale. Una storia triste in una tragedia immensa, che rivela la follia di un uomo che doveva essere fermato a tutti i costi.
Addirittura gli esposti di Antonietta contro il marito non erano serviti a nulla mentre un documento di richiesta di Luigi Capasso aveva scatenato l’attenzione dle commissariato di polizia della cittadina. L’uomo, nel documento mostrato dalla trasmissione Chi l’ha visto, si era recato dalle forze dell’ordine per fare una richiesta di diffida in cui si legge: “La Sig.ra Gargiulo dovrà rispondere SEMPRE ai miei SMS o telefonate con tono tanquillo e pacato“. Dopo 3 giorni la Polizia aveva convocato la 39enne che nel frattempo aveva una separazione in atto e aveva fatto un esposto per maltrattamento in presenza di minori nel mese di settembre. Una follia!

