I tre malviventi pretendevano il pizzo dall'attività illecita dello sfruttamento della prostituzione
Questa mattina, a Qualiano, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del tribunale di Napoli (Giudice per le indagini preliminari), su richiesta della locale Dda (direzione distrettuale antimafia), nei confronti di 3 soggetti già noti alle forze dell’ordine e ritenuti vicini al clan De Rosa.
Il sodalizio opera nel territorio di Qualiano. Le accuse sono di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, in quanto hanno tentato di costringere un gestore dell’attività illecita dello sfruttamento della prostituzione a consegnare loro la metà del suo guadagno o la somma settimanale di 150 euro, quale versamento del pizzo.
La tempestiva indagine, avviata dai Carabinieri lo scorso 4 gennaio, ha consentito di verificare le responsabilità degli arrestati grazie e a due episodi intimidatori, compiuti ai danni della donna. I malviventi, sotto le mentite spoglie di clienti qualsiasi e dopo aver preso appuntamento con la vittima su una piattaforma web di incontri, si sono diretti presso l’abitazione della donna. Qui quest’ultima si prostituiva e mediante violenza e minacce (le hanno puntato una pistola alla testa), hanno tentato di costringerla a dargli i soldi.
Gli arrestati sono stati arrestati e portati presso il carcere di Poggioreale a Napoli.
I NOMI:
1. BEVILACQUA DAVIDE, NATO A MUGNANO DI NAPOLI IL 05.10.1996, RESIDENTE A VILLARICCA;
2. BASILE LUIGI, NATO A GIUGLIANO IN CAMPANIA IL 08.07.1997, RESIDENTE A QUALIANO;
3. CASTELLANO GIANLUCA, NATO A MUGNANO DI NAPOLI IL 05.11.1991, RESIDENTE A QUALIANO;