Il comunicato dei servizi antiracket
La Direzione investigativa antimafia, la squadra mobile, il nucleo investigativo dei carabinieri di Castello di Cisterna e della Guardia di Finanza, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, a seguito delle indagini coordinate dall’aggiunto Giuseppe Borrelli e dai pm Gianfranco Scarfò e Ida Teresi, questa mattina ha eseguito una ordinanza di misure coercitive a carico di 79 persone (tre delle quali già defunte e tre collaboratori di giustizia) tutti riconducibili al famigerato e noto clan Moccia di Afragola.
Il clan camorristico viene accusato di reati che vanno dall’associazione mafiosa, alla detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni e riciclaggio di ingenti somme di denaro. Grande e viva soddisfazione è stata espressa dall’associazione antiracket SOS IMPRESA-RETE PER LA LEGALITÀ che ha accolto molto positivamente la notizia degli arresti eseguiti. L’associazione, come ricorda Luigi Cuomo presidente di SOS IMPRESA, assiste diverse vittime di estorsione e usura che hanno collaborato con le forze dell’ordine anche relativamente a queste indagini.
“Con questa importante operazione di polizia e, ancora di più, con le auspicabili severe sentenze di condanna, – ha dichiarato Luigi Cuomo – è stato inferto un duro colpo ad uno dei clan camorristici più efferati e potenti della nostra Regione. L’associazione segnala lo straordinario ed efficiente impegno della Procura distrettuale antimafia di Napoli e delle forze dell’ordine impegnate in queste delicate e vaste indagini, indicandole come esempio per quanti hanno subìto, e non hanno ancora trovato il coraggio di liberarsi dall’oppressione criminale e parassitaria che questo clan ha esercitato per decenni su tutto il vasto territorio a nord di Napoli. Oggi è ancora più facile e conveniente denunciare, ha proseguito Cuomo, perché con la camorra non si è liberi e non è possibile immaginare uno sviluppo economico e civile vero e diffuso”