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Verdi rifiuta di mettersi in gioco, Napoli a mani vuote: “A Bologna progetto in crescita”

Ne avevamo già parlato la scorsa settimana. L’atteggiamento di Simone Verdi non aveva convinto. Troppi i dubbi, troppe le richieste per un buon giocatore affermatosi in serie A solo nell’ultimo anno e mezzo. Ha 25 anni, è un buon prospetto ma non un campione. E allora pretendere di giocare, di avere il posto fisso nel Napoli dei record di Maurizio Sarri era cosa assai ingrata, ingenerosa.

Simone Verdi alla fine ha mantenuto il punto e ha dato buca al Napoli, a De Laurentiis, Chiavelli e Giuntoli che ieri lo aspettavano a Milano per mettere tutto nero su bianco. Un rifiuto eccellente che potrebbe nascondere anche la presenza di altre squadre (Inter in primis, Juve poi) prenotate per giugno. Verdi ha rifiutato la grande chance di giocare in una grande squadra che lo avrebbe sicuramente valorizzato negli anni, considerato soprattutto che i vari Mertens e Callejon vanno per le 31 primavere.

Verdi ha deciso di non mettersi in gioco. Avrebbe fatto la stessa cosa anche in caso di offerta della Juve? Dubbi leciti soprattutto quando il Napoli ti propone quasi il triplo dell’ingaggio (Da 600mila a oltre 1,5 milioni a stagione). Un rifiuto che il 25enne prova a spiegare, con poca convinzione, a Sky Sport 24:

“Non è stato un no al Napoli, non volevo lasciare il Bologna a gennaio. Avrei preferito rimanere qui per non lasciare un progetto di crescita fino a giugno. Sono lusingato dell’offerta, ci ho pensato, ma sono tornato sulla mia decisione. A Napoli mi hanno fatto sentire la loro vicinanza e il loro calore, sono lusingato. Ma adesso non volevo lasciare il Bologna. Volevo rispettare la decisione”.

“Sono stati momenti di riflessione ero consapevole che la prima in classifica mi volesse. Ma con grande serenità ho deciso di rimanere qui. I soldi facevano comodo è ovvio, ma la scelta è stata mia. Come ho vissuto questi momenti? Giuntoli ha provato in tutti i modi a convincermi, anche Sarri chiamandomi al telefono. Ma con molta sincerità ho detto che non me la sono sentita di lasciare il Bologna. Sapevo di non avere il posto assicurato, ma la scelta non è dipesa da questo”. “Anche Sepe e Tonelli mi hanno chiamato, ma non volevo prendere in giro nessuno”.

Subito lo smacco, il Napoli ora sarà costretto a virare su altri giocatori. In pole resta sempre Deulofeu scaricato dal Barcellona che però chiede 20 milioni di euro (il giocatore ne vuole oltre due a stagione). Salgono anche le quotazioni di Matteo Politano del Sassuolo che ha costi e ingaggio decisamente più bassi. Sondaggio con il Psg per la disponibilità alla cessione del brasiliano Lucas Moura. La risposta dei francesi – secondo quanto riportato da Gianluca di Marzio – è la seguente: prestito oneroso a 3 milioni, più 25 di riscatto obbligatorio al raggiungimento di un determinato numero di presenze in maglia azzurra. Insomma non certo noccioline.