Voce di Napoli | Navigazione

Verdi e il rifiuto al Napoli, la condanna di Caressa: “Il treno è passato, non giocherà in nessuna big”

E’ l’argomento del giorno. Non si fa altro che parlare di Simone Verdi, il 25enne attaccante del Bologna che ha sedotto e abbandonato il Napoli dopo essersi preso del tempo per “pensare e valutare” perché alle pendici del Vesuvio rischiava di partire dalla panchina. Lo ribadiamo ancora una volta, così come scritto già la scorsa settimana, quando cioè il passaggio al Napoli sembrava cosa ovvia. Verdi ha 25 anni e in serie A si è affermato da appena un anno e mezzo in una squadra di media classifica come il Bologna.

Passare in una big, perché il Napoli questo rappresenta nel panorama calcistico italiano, significa mettersi alla prova, fare il salto di qualità essendo però consapevoli che qualcosa potrebbe andare storto e che non sono tutte rose e fiori. Insomma Verdi questa pressione non ha saputo reggerla, almeno così sembra, e ha preferito il progetto in crescita (quale crescita?) del suo Bologna, una squadra che naviga nel centro classifica e non gioca le coppe europee da anni.

Napoli, ADL rilancia per Verdi: 30 milioni e trasferimento a giugno

Molti hanno battezzato la scelta di Simone Verdi come una dimostrazione d’amore verso i tifosi del Bologna. “Ha rifiutato il triplo dell’ingaggio per restare qui” si stanno vantando in queste ore i tifosi rossoblu. La verità probabilmente sarà un’altra e a giugno ne sapremo qualcosa. Forse dietro Verdi c’è qualche altra società, magari la Juve o l’Inter, che ha fatto saltare l’affare promettendogli la Luna in estate. Staremo a vedere, quel che è certo è che il Napoli avrebbe comprato un buon giocatore che alla corte di Sarri sarebbe però partito dalla panchina dietro al trio composto da Insigne, Mertens e Callejon.

Caressa contro Higuain: "Ti meravigli se ti fischiano?"

Insomma il Napoli non stava per prendere un fenomeno ma un discreto giocatore chiamato al grande salto, all’occasione della vita, che ha mestamente rifiutato preferendo il suo Bologna (a giugno vedremo). Siamo felici che anche il giornalista e telecronista di Sky Sport, Fabio Caressa, sia sulla nostra stessa lunghezza d’onda. Queste le sue dichiarazioni:

“La porta è chiusa, caro Verdi. Nel momento in cui rifiuti Napoli a gennaio che si gioca lo scudetto dimenticatelo anche a giugno. Prenderesti solo fischi. Il treno è passato, nella vita se sei fermo in stazione non è che arrivano in continuazione. Ha 26 anni, non 19, o è maturo per una big o non lo sarà. A Napoli avrebbe fatto panchina dicono, certo, è meno forte di Insigne e Callejon, ma a Napoli giocandoti campionato e Europa League per vincere, facendoti vedere a livello internazionale. Avrei capito questa scelta in ottica mondiale, ma così no. Rispetto il Bologna, ma a Napoli se sei veramente forte te la giochi ed a Callejon a quel punto glielo puoi togliere il posto. Sarri fa giocare i forti, mica è pazzo. Se non pensa di potersela giocare non avrà spazio nelle squadre medio-alte. A 26 anni che deve crescere, o è maturo o no. Napoli l’ha persa per sempre, anche ADL non è contento… poi non so se c’è qualche squadra dietro ma i nostri uomini di mercato ci dicono di no”.