Hanno approfittato della socialità concessa in occasione delle cenone della vigilia per “sistemare” alcune controversie criminali. Violenza inaudita nel carcere di Salerno dove due detenuti, padre e figlio, arrestati in passato per estorsione, sono stati massacrati di botte da alcuni detenuti nel reparto di Alta Sicurezza.
A riportare la peggio è stato il padre che potrebbe essere sottoposto nelle prossime ore a un intervento maxillofacciale. La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, che per voce del segretario Emilio Fattorello, denuncia un grave episodio avvenuto tra il 24 e il 25 dicembre.
“Viviamo tra violenze e tensioni 365 giorni all’anno, Natale compreso – spiega Fattorello – Nel giorno della vigilia è successo che due detenuti sono stati pestati con inaudita violenza da alcuni compagni di detenzione. Poco dopo le 21, approfittando della apertura e socialità concessa per la festività, una violenta aggressione è stata compiuta nel reparto di Alta Sicurezza del carcere salernitano, vittime un padre e un figlio detenuti, giudicabili per estorsione ed altro, originari di Cava dei Tirreni, Z.D.e V., ristretti in piani diversi della Seconda Sezione. I due malcapitati per le gravi lesioni riportate al volto ed al cranio sono stati trasportati con urgenza all’Ospedale Civile di Salerno ove sono stati ricoverati per le cure del caso. Dei due il padre sembra essere più grave è non si esclude un intervento chirurgico maxillofacciale. Forse il pretesto del furioso pestaggio tra i detenuti è tra i più futili, ossia l’incapacità di convivere – seppur tra le sbarre – con persone diverse. O forse le ragioni sono da ricercare in screzi di vita penitenziaria o in sgarbi avvenuti fuori dal carcere. Fatto sta che se non fosse stato per il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari si sarebbero verificati peggiori conseguenze”.

