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Detenuto muore in autobus durante il trasferimento in aula per il processo

L'uomo, detenuto presso il carcere di Fuorni, era diretto in Tribunale. La denuncia del Garante regionale per i detenuti Samuele Ciambriello

Continua la mattanza di Stato. Un altro detenuto ha perso la vita, dopo quello di ieri che si è tolto la vita nel carcere di Benevento. Infatti, nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata la notizia della morte di un altro detenuto, deceduto sull’autobus che dal carcere di Fuorni doveva portarlo in Tribunale per il processo.

Ieri un giovane di 38 anni ristretto nel carcere di Benevento nel reparto dell’articolazione psichiatrica, si è suicidato. Oggi un cinquantenne ristretto nel carcere di Fuorni è morto sull’autobus che lo conduceva ad un processo. Sono davvero rattristato per questi due episodi, a maggior ragione proprio perché appena ieri avevo segnalato la situazione preoccupante della salute mentale in carcere”. Ha dichiarato il Garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello.

Nel rispetto dei limiti della mia azione e delle prerogative della magistratura intendo approfondire le dinamiche di queste due morti e impedire che simili episodi debbano ripetersi. Quello che posso dire sin da ora che e’ necessario e urgente rafforzare li servizi di salute mentale e potenziare il lavoro di equipe multidisciplinare. Dobbiamo lavorare tutti affinché le articolazioni psichiatriche non diventino dei mini-Opg. Ricordo a me stesso innanzitutto che circa la metà della popolazione penitenziaria soffre di un disagio psichico. È un tema che va affrontato subito. Questi dati ci impongono di individuare con rapidità le modalità più idonee per far si che i numero di suicidi, ma anche quello di episodi di autolesionismo, decresca significativamente“, ha concluso Ciambriello.

Una piaga quella dei suicidi in carcere che caratterizza in negativo l’Italia. Il regime carcerario del nostro paese, rispetto ai principi fissati dalla Costituzione e dallo Stato di Diritto, è davvero fallimentare.