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Sciame sismico ai Campi Flegrei: dati non confortanti

Nel pomeriggio di martedi 5 dicembre 2017 ai Campi Flegrei si è registrato un piccolo sciame sismico che ha interessato l’ormai nota area di Via Napoli nei pressi dell’Accademia Militare.

Lo sciame è stato caratterizzato dall’evento principale catalogato preliminarmente con M 1,1 ed è stato seguito da altri piccoli sismi. La profondità è molto superficiale ed è compresa tra 1 e 2 km. Questi sciami, che negli ultimi tempi stanno interessando in modo sempre più frequente l’area dei Campi Flegrei, devono essere letti anche alla luce dei dati scientifici dei bollettini dell’INGV.
Proprio oggi è stato diffuso il bollettino settimanale sulla situazione dei Campi Flegrei.

Leggendolo balzano all’occhio due parametri che sembrano essere i nuovi massimi assoluti da quando vengono registrati i dati. Il flusso della concentrazione di CO2 delle fumarole è in costante aumento cosi come la temperatura massima nella zona di Piscarelli.
Nell’ultima settimana (senza considerare lo sciame odierno) ai Campi Flegrei sono stati registrati 7 eventi sismici ad una profondità media di 0.8km (molto superficiali). Il suolo è in costante innalzamento con un bradisismo ascendente con una velocità di circa 0.5cm al mese. L’inizio del sollevamento ricordiamo è datato 2011 e da allora il suolo si è sollevato complessivamente di circa 40cm.

La fumarola principale di Pisciarelli, si legge nel bollettino, ha raggiunto un nuovo massimo ovvero una media di circa 120°C con picchi di 122°C. Questo è un dato che da quando sono stati installati i sensori non era stato mai registrato. La situazione rimane sempre a livello d’allerta 2 (giallo) ovvero di ATTENZIONE segno dell’irrequietezza che da anni sta vivendo l’area dei Campi Flegrei.