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Dalla Galleria della Vittoria a quella Laziale, specchio di una città che non funziona

Dopo i crolli che hanno interessato il tratto che collega Fuorigrotta con piazza Sannazzaro, torna l'attenzione anche sugli altri tunnel cittadini

La situazione della Galleria della Vittoria, come degli altri tunnel cittadini, diventa ogni giorno più critica. Le irregolarità presenti in questo passaggio sono da anni al centro dell’attenzione di associazioni cittadine, che hanno chiesto l’intervento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Come il passaggio che collega via Acton con via Arcoleo, anche gli altri tunnel napoletani versano in condizioni avverse, sabato notte sono caduti pezzi di intonaco nella Galleria Laziale, costringendo alla chiusura di quel tratto, provvedimento che chiaramente, considerata la funzione di collegamento di quel tratto, sta generando seri problemi di viabilità in tutte le zone di Napoli.

Per la Galleria della Vittoria è da anni che si attendono interventi per la sua messa a norma. Dopo la chiusura di via Partenope al traffico veicolare, come specificato dall’associazione territoriale Cittadinanza Attiva in Difesa di Napoli in un esposto alla Procura della Repubblica del 10 luglio 2014, c’è stato “Un forte sovraccarico di traffico che la Galleria ha dimostrato di non poter reggere“. A questo va aggiunto il mancato adempimento alla normativa europea 2004/54/ce con la quale si fissano criteri di sicurezza minimi per le gallerie della rete stradale transeuropea, come ad esempio il numero di uscite di sicurezza che dovrebbero esserci in un tunnel superiore ai 500 metri (come Galleria della Vittoria) ogni 150 metri.

Il Comune di Napoli non ha attuato neanche le indicazioni per la prevenzione incendi richieste ai gestori delle gallerie superiori ai 500 metri dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
L’organo di Governo a seguito di due sopralluoghi effettuati a novembre e dicembre 2014, a cui partecipò anche un tecnico del Comune, aveva riscontrato: “La difficile gestione del traffico, in particolare, in occasione delle ore di punta. Si chiede di voler prevedere a un adeguato progetto di riqualificazione dell’intera infrastruttura stradale che interessa la Galleria della Vittoria“.
A questa richiesta n’è poi seguita un’altra nel 2015 in cui il Ministero chiedeva all’amministrazione comunale di aggiornare l’ufficio sulle attività intraprese per ottemperare a quanto avanzato, aggiungendo:
Corre l’obbligo di segnalare che codesto Ente quale proprietario e/o gestore della strada in questione è responsabile di eventuali lesioni o danni, conseguenti ad incidenti stradali che dovessero risultare essere conseguenza per condotta colposa ed omissiva nella gestione delle infrastrutture viarie di che trattasi“.

Nell’aprile 2015 l’associazione Cittadinanza Attiva in Difesa di Napoli provvedeva a chiedere al prefetto di Napoli la chiusura della Galleria della Vittoria a seguito dei 2 sopralluoghi del Provveditorato, l’intervento del Ministero delle Infrastrutture e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che contestualmente nel gennaio del 2015 invitavano il Comune di Napoli a eseguire gli adempimenti poiché dagli esami degli atti non risultavano precedenti interventi per la prevenzione incendi.
Nel 2016 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti riscontrava diverse anomalie all’interno del suddetto tunnel e provvedeva nuovamente a chiedere al Comune di Napoli l’attuazione degli interventi da effettuare per rendere la galleria conforme alla norma vigente, nello specifico per quanto attiene: ai limiti della velocità, 20 km/h, ritenuti troppo bassi per le esigenze di fluidità del traffico, alla ventilazione sanitaria, per cui l’ente governativo aveva richiesto i dati e le caratteristiche funzionali, poiché aveva riscontrato anche solo a livello olfattivo “Una concentrazione di emissioni inquinanti da gas di scarico“, dispositivi e dotazioni impiantistiche antincendio, in quanto assenti colonnine SOS ed estintori, arredo segnaletico per gallerie, intendendo il divieto di transito a pedoni e infine per l’illuminazione ordinaria e di emergenza.

Nel maggio 2017 l’ufficio prevenzione incendi del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in un’informativa ha reso noto che il termine ultimo per l’adeguamento delle gallerie cittadine è il 30 aprile del 2019 e che i lavori saranno “Realizzati secondo un programma operativo“.
La situazione, però, come ribadisce Lucio Mauro, presidente di Cittadinanza Attiva in Difesa di Napoli, all’interno della Galleria della Vittoria, nonostante siano anni che vengono reclamati interventi da parte degli organi competenti, è rimasta invariata e poco è stato fatto.
Le condizioni di quel tunnel continuano a essere pericolose per l’incolumità degli automobilisti, lo stesso discorso vale per le altre gallerie cittadine. N’è un esempio quanto accaduto sabato notte nella Galleria Laziale, che da poco era stata chiusa per alcuni interventi e, a distanza di giorni si sono verificati crolli, che avrebbero potuto provocare una tragedia.

La mancanza di manutenzione preventiva ha fatto sì che la situazione degenerasse a tal punto da doverla chiudere sembrerebbe per un mese, con i conseguenti problemi di viabilità che si aggiungono a quelli già esistenti, acuiti anche dall’inefficienza dei trasporti pubblichi, generando dunque una vera e propria crisi per la mobilità cittadina. Questo chiaramente riaccende l’attenzione sulle altre gallerie cittadine, come quella che collega via Acton a via Arcoleo, dove interventi, giudicati necessari per il transito veicolare in quel passaggio, ancora non sono stati effettuati.
Emerge, dunque, ancora una volta la necessità di un’azione capillare, che sarebbe dovuta avvenire a suo tempo e che adesso urge ancora di più. Intanto i cittadini sono costretti a subire un’altra inadempienza, che in questo caso rende qualsiasi tipo di spostamento da un quartiere all’altro problematico ed eterno, ennesimo segno di una città che non funziona.

Immagini Galleria Della Vittoria