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Raffaele Giuliano, la casa videosorvegliata e l’ascesa criminale tra i vicoli di Forcella: “Andava salvato prima”

Tra i vicoli di Forcella lo chiamano ‘o Lello. Abita in una traversina adiacente al teatro Trianon, in un palazzo rigorosamente videosorvegliato. Sono anni che la sua carriera criminale ha subito un’impennata anche se, è bene precisarlo, fino ad ora non risultano condanne a suo carico. Raffaele Giuliano, 21 anni, ha “solo” una denuncia per guida senza patente e un’indagine per un tentato omicidio avvenuto nel settembre del 2012 (quando aveva 16 anni) nella zona di piazza Garibaldi durante una lite per la viabilità. Indagine che non ha avuto conseguenze giudiziarie per uno dei tanti rampolli della storica famiglia malavitosa del centro di Napoli.

Raffaele è il figlio Salvatore Giuliano ‘o Montone, 63 anni, uno degli undici eredi di Pio Vittorio, il cui secondogenito Lovegino venne ribattezzato ‘o Rre di Forcella. Salvatore ha iniziato la sua collaborazione con la giustizia nel 2004, fornendo accuse e rivelazioni soprattutto contro i clan Misso e Mazzarella. Nel programma di protezione però è rientrata solo la sua prima moglie e i figli. Salvatore si è poi risposato con Assunta Stolder, sorella di Raffaele Stolder, altro elemento apicale della camorra napoletana del centro storico, tornato in carcere l’ultima volta nel 2009. Dal secondo matrimonio tra ‘o Montone e  la “finta pazza” (nel 2012 la Stolder fu coinvolta in un maxi blitz contro i falsi invalidi) sono nati tre figli: il più piccolo è Raffaele Giuliano.

La seconda famiglia di ‘o Montone non è rientrata nel programma di protezione e ha continuato a vivere a Forcella. Qui Raffaele è cresciuto nel (falso) mito degli zii. Da una parte i signori di Forcella, la famiglia Giuliano, dall’altra gli Stolder che nonostante il rapporto di parentela con i primi, hanno mantenuto negli anni un ruolo ambiguo fatto di rapporti di buon vicinato con i Misso del Rione Sanità e i Mazzarella, nemici storici dei Giuliano.

Raffaele Stolder, Raffaele Giuliano, Salvatore Giuliano

Già durante gli anni dell’ascesa della ‘paranza dei bimbi’, che tra i protagonisti “vantava” la presenza di diversi suoi cugini di secondo grado, ‘o Lello ha sempre mantenuto un ruolo marginale. Non avrebbe mai fatto parte attivamente dell’organizzazione, preferendo invece di delinquere per conto proprio, insieme a un gruppo fidato di persone. “Spesso andava a chiedere anche 100 euro ai commercianti di Forcella. Partiva con una richiesta elevata ma poi si accontentava…” racconta a VocediNapoli.it un fonte che chiede di rimanere anonima per motivi di sicurezza. Sarebbero infatti diverse le richieste estorsive fatte negli ultimi anni alle attività commerciali della zona. “Nessuno ha mai trovato il coraggio per denunciare questi atteggiamenti. In molti hanno paura e temono di subire ritorsioni”.   ‘O Lello – secondo la nostra fonte – “andava salvato prima, ora è senza controllo. Quando il padre ha iniziato la collaborazione, Raffaele sarebbe dovuto entrare nel programma di protezione. Invece è rimasto lì con la madre e il resto dei fratelli in un luogo abbandonato dalla Stato”.

Raffaele Giuliano nella notte tra il 27 e il 28 ottobre scorso è rimasto vittima di un tentativo di omicidio che sarebbe avvenuto nei pressi di una nota discoteca di via Coroglio a Bagnoli, non nuova a episodi del genere nei mesi scorsi e i cui gestori sono stati coinvolti in un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli all’inizio della scorsa estate. Ai medici dell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, dove è stato accompagnato da un amico che poco dopo ha fatto perdere le proprie tracce, Giuliano jr ha riferito di essere stato aggredito da sconosciuti nel parcheggio del locale. Uno di loro gli ha poi sferrato una coltellata alla gola che i medici hanno giudicato guaribile in 21 giorno.

Nonostante quest’ultimi hanno espresso la volontà di tenerlo in ospedale in osservazione per qualche giorno, ‘o Lello ha firmato prontamente le dimissioni tornando nella sua casa videosorvegliata di Forcella dove negli ultimi tempi la tensione sta pian piano salendo di grado.