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Nel Golfo di Napoli è boom di balene e capodogli: diventa “important marine mammal area”

Arriva un riconoscimento importante per la città, il Golfo di Napoli  è una zona “important marine mammal area” (area di importanza per i mammiferi marini). Dopo 26 anni di ricerca nelle acque degli arcipelaghi pontino e campano da parte della onlus Oceanomare Delphis l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn) ha riconosciuto l’importanza dei nostri mari.

Queste aree sono porzioni di habitat importanti per le specie di mammiferi marini, in particolare per il capodoglio fisetere. A rendere queste zone interessanti per balenottere, delfini e copodogli è la topografia composta da sistemi di canyon che contribuiscono a fornire dei punti di riferimento alle specie marine, la composizione geologica (siamo in aree vulcaniche) dei fondali li rende più ospitali, infine il cibo in quanto in queste acque abbonda soprattutto il “krill”, minuscoli crostacei.

I risultati arrivano dopo molti anni di studi partiti con la candidatura degli arcipelaghi pontino e campano, che abbracciano in particolare le isole di Ponza, Ventotene, Ischia, Procida e Capri. L’Iucn ha inserito 26 nuovi siti nel Mediterraneo all’Important Marine Mammal Areas (Immas) e tra queste sono spuntate le due microaree nostrane denominate dai ricercatori “Waters of Ischia and Ventotene” e “Campanian and Pontino Archipelagos” da anni infatti il mare tra Ventotene e Capri è sede di importati monitoraggi .