Voce di Napoli | Navigazione

Alessandra Madonna, il legale dell’ex presenta istanza di scarcerazione: “E’ caduta l’ipotesi di trascinamento”

E’ stata presentata oggi, e non nei giorni precedenti, l’istanza al Tribunale del Riesame per la scarcerazione di Giuseppe Varriale , il 24enne di Mugnano di Napoli (attualmente ai domiciliari) che deve rispondere dell’accusa di omicidio volontario dell’ex fidanzata Alessandra Madonna, la ballerina di Melito deceduta per le gravi ferite riportate in seguito a un incidente avvenuto nel parco dove risiede il ragazzo. Incidente la cui dinamica deve ancora essere accertata.

Non è ancora chiaro infatti se Alessandra sia stata trascinata o meno dal fuoristrada di Varriale. Quel che però è certo è che la povera ragazza è arrivata in condizioni disperate all’ospedale San Giuliano di Giugliano, accompagnata dall’ex fidanzata, con gravissimi traumi e lesioni alla testa, alla gamba destra e alla zona toracica. Lesioni che dopo poche ore non le hanno lasciato scampo. Martedì scorso, 19 settembre, è stata effettuata la perizia tecnica sul  Suv (Range Rover) di Varriale. Rilievi che al momento non hanno fornito particolari utili agli investigatori della procura di Napoli Nord.

C’è ancora un cono d’ombra su quello che è accaduto nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 settembre in via Cesare Pavese. Non ci sono testimoni oculari. Secondo le parole dell’avvocato Nicola Pomponio, legale di Varriale, Alessandra sarebbe caduta all’indietro battendo la testa e riportando la rottura dell’osso del collo. Fatti questi confermati dall’autopsia effettuata la scorsa settimana sul corpo della giovane che ha escluso lesioni agli organi interni così come non sono state riscontrate sul corpo lesioni da trascinamento.

E’ questo infatti l’aspetto principale su cui punterà il legale del 24enne di Mugnano che questa mattina ha presentato istanza di scarcerazione al Riesame. L’accusa di omicidio volontario si basava infatti sull’ipotesi  iniziale di trascinamento della giovane. Ipotesi che però l’autopsia ha smentito.  “Giuseppe era in auto mentre la ragazza si trovava all’esterno, lato guidatore” ha spiegato l’avvocato Nicola Pomponio nei giorni scorsi a VocdediNapoli.it.  Il giovane continuava a ripetere che “non voleva tornare insieme perché siamo incompatibili caratterialmente”. Da un anno i due si erano lasciati anche se più volte avevano tentato, inutilmente, di ripartire. Dopo aver ripetuto più volte la stessa frase, Giuseppe – “consapevole di essere stato chiaro con lei” – ha inserito la prima per dirigersi verso i box del suo parco. “In quel frangente – spiega l’avvocato Pomponio – ha riferito di aver sentito il rumore dei tacchi di Alessandra che lo stava rincorrendo. Poi dopo poco non l’ha vista più nello specchietto retrovisore”.

Racconto che Giuseppe ha fornito sin dal primo momento ai carabinieri intervenuti all’ospedale di Giugliano. Parole che però attendono riscontri effettivi dalle perizie tecniche. “Purtroppo non c’è un punto di partenza in questa vicenda – fa sapere l’avvocato Pomponio – ci sono oggettive difficoltà di ricostruzione e sviluppi importanti arriveranno probabilmente la prossima settimana”.