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Marcianise, scarcerato Camillo Belforte: fuochi d’artificio nel rione

Camillo Belforte è figlio del boss Domenico. Il nome è ereditato dal nonno

Domenico Belforte si occupava di perfezionare la formazione criminale del figlio, impartendogli i fondamentali insegnamenti di natura criminale necessari ad esercitare in modo carismatico il ruolo di capoclan erede del padre detenuto“, queste le dure parole del Gip riferite al giovane rampollo del potente clan Belforte, da sempre egemone nel casertano nello specifico sul territorio di Marcianise. Un sodalizio denominato dei ‘Mazzacane, in passato alleato della NCO (Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo) per poi avvicinarsi ai Casalesi.

Camillo Belforte detto ‘Pisiello potrebbe da oggi riprendere le redini del clan, un’organizzazione colpita da arresti importanti, tra i quali proprio quello di suo padre Domenico (oggi sottoposto al regime carcerario di massima sicurezza del 41bis), della madre Maria Buttone (arrestata lo scorso gennaio) e della zia Concetta Zarrillo. Secondo la DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) il passaggio del testimone dal papà al figlio sarebbe avvenuto nel 2010 durante un colloquio tenuto tra i due presso il carcere di Biella dove Domenico Belforte era detenuto.

Adesso Camillo, all’età di 38 anni, è stato scarcerato dopo aver vissuto gli ultimi 6 dietro le sbarre, tra il carcere di Nuoro e quello di Ferrara. Se decidesse di risedersi sul trono di famiglia, dovrà gestire una situazione delicata che vede, oltre al padre detenuto, lo zio Salvatore Belforte (marito della Zarrillo) diventato collaboratore di giustizia. Proprio per questo gli investigatori e l’autorità giudiziaria tengono i fari accesi sul clan, monitorandone le attività.

Camillo Belforte è stato arrestato nel 2011 con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e il suo ritorno in libertà, presso il suo rione di nascita (in attesa delle disposizioni del Tribunale di sorveglianza), ha generato l’entusiasmo di amici e familiari culminato in grandi festeggiamenti. Batterie e fuochi d’artificio hanno colorato i cieli di Marcianise, bisogna augurarsi che non siano presagio di guerre e faide di camorra.

L’arresto di Camillo Belforte avvenuto nel 2011