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Muore e viene lasciato in bagno su una barella, ma il Cardarelli smentisce

Ma la direzione dell'ospedale smentisce tutto in una nota

Giunto in gravi condizioni al pronto soccorso del Cardarelli di Napoli, è stato trasferito in codice rosso nel reparto di Chirurgia d’Urgenza dove è morto su una barella nel corridoio del più grande ospedale del sud Italia.

Il decesso e il dolore dei parenti non è bastato però a smuovere il personale dell’ospedale che ha pensato bene di lasciare la salma dell’uomo adagiata su una barella nel bagno vicino alla medicheria. Per tre ore, in attesa del trasferimento del cadavere e dell’arrivo dell’ambulanza, la macabra scena è stata ben visibile a chi, tra pazienti e parenti di quest’ultimi, si sono recati in bagno.

A denunciare l’accaduto, ovviamente via social (almeno per il momento), è stata infatti una paziente che una volta in bagno ha visto il corpo sulla barella. La donna, visibilmente scossa, ha raccontato l’episodio alla figlia di un’altra paziente ricoverata nella sua stessa stanza. Che, incredula, a sua volta ha voluto sincerarsi di persona se davvero quel racconto incredibile fosse vero. Così è andata in bagno e ha visto il cadavere senza vita sistemato vicino al muro. A quel punto ha deciso di denunciare il fatto e ha postato tutto su Facebook: “Ho fatto fatica a crederci, ma quando sono arrivata dentro ho constatato di persona il livello di degrado a cui siamo arrivati. Stavo per svenire. Poi, ho deciso, dopo sette ore trascorse in pronto soccorso in attesa, che mia madre fosse ricoverata e dopo una notte sulla barella in corridoio proprio a fianco del pover’uomo che già era in agonia: tutto questo va denunciato. E perciò ho immediatamente postato l’accaduto su Facebook”.

IL CARDARELLI SMENTISCE

Sull’episodio la direzione generale del Cardarelli precisa “che il paziente S.G. è arrivato al pronto soccorso in codice giallo alle ore 16,46 del 29 agosto, ricoverato in chirurgia d’urgenza alle 20,30 della stessa serata. Già in condizioni disperate in quanto la sua patologia di base lo caratterizzava come “paziente in fase terminale”, è deceduto alle ore 10 di oggi, dopo assistenza medica e rianimatoria iniziata dalle ore 9.

“Dopo il decesso, al fine di permettere la composizione della salma ed evitare che la stessa restasse nell’area di degenza, come del resto da prassi, si è provveduto al trasferimento nella medicheria del reparto. L’area in questione è inibita ai degenti ed è riservata esclusivamente al personale. La salma è stata poi prelevata alle ore 10,50 e trasportata all’obitorio. Pertanto la salma non è stata mai “appoggiata” nel bagno, come incautamente riportato da alcune testate online né tantomeno per tre ore. Il paziente, come sempre accade al Cardarelli, ha ricevuto il massimo rispetto, nella malattia e, purtroppo, anche nella morte. La direzione strategica provvederà ad intraprendere ogni azione necessaria al fine di evitare che la distorsione dei fatti possa causare un danno di immagine all’azienda ospedaliera”.

VERDOLIVA: “AVVIEREMO INCHIESTA INTERNA MA SIAMO ESTERREFATTI”

“Non riusciamo a comprendere la descrizione che è stata fatta – ha detto il manager dell’ospedale, Ciro Verdoliva, intervistato da Rainews – il paziente è stato portato in obitorio alle 10.50. Siamo veramente esterrefatti. Noi sicuramente avvieremo un’inchiesta interna. Ho già avuto la cartella clinica. Siamo molto attenti su queste cose. Probabilmente le persone che hanno raccontato il fatto non avevano l’orologio puntato all’ora giusta o hanno dato una versione, diciamo così, con un po’ di colore. Siamo molto dispiaciuti di questo attacco”.

I NAS CONFERMANO VERSIONE OSPEDALE

La correttezza della versione dell’ospedale Cardarelli su quanto avvenuto questa mattina e’ stata verificata dai carabinieri dei Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità). L’ospedale ha riferito che dopo il decesso di un uomo giunto al pronto soccorso in codice rosso “per permettere la composizione della salma ed evitare che restasse nell’area di degenza, come del resto da prassi, si è provveduto al trasferimento nella medicheria del reparto. L’area in questione è inibita ai degenti ed è riservata esclusivamente al personale”. Nell’area della medicheria in questione c’e’ un bagno. L’ospedale aveva contestato la versione di alcune testate online che avevano riferito che il corpo era stato lasciato proprio nel bagno.