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Reina e le lacrime di coccodrillo. Lo spagnolo ama Napoli “ma è un professionista”

Napoli colpevole di non essere stato in grado di trovare un sostituto all'altezza tra giugno e luglio

Occhi lucidi, mani in alto per salutare i tifosi e faccia triste. Pepe Reina ha deciso di congedarsi così dopo la vittoria in rimonta del Napoli contro l’Atalanta. Se andrà via o meno lo scopriremo nelle prossime ore perché il calciomercato chiuderà i battenti ufficialmente giovedì 31 agosto alle ore 23. Le sensazioni che ha trasmesso ieri sera Reina non sono però positive. Nel dubbio, l’estremo difensore spagnolo ha salutato i suoi attuali tifosi al termine di quella che potrebbe essere stata la sua ultima gara disputata a difesa della porta del Napoli.

La foto (che fa fatto il giro del web) è stata scattata da Alessandro Garofalo (Il Mattino)

Le sue lacrime, o presunte tali, non devo però ingannare i tifosi del Napoli. Reina ama la città ma allo stesso tempo ama (come è giusto che sia) anche i soldi. E’ un professionista vero. Una parola un po’ abusata negli ultimi anni. Un jolly utilizzato per mascherare quello che c’è realmente dietro i continui cambiamenti di maglia dei giocatori di oggi: i piccioli. Reina, così come quattro anni fa quando scelse di fare la panchina al Bayern Monaco, potrebbe lasciare il Napoli per andare a giocare (da titolare?) nel Psg disposto a offrirgli l’ultimo importante contratto della carriera a cifre che De Laurentiis considera blasfeme per un portiere di 34 anni che, dati alla mano, è reduce da un’ultima stagione tutt’altro che positiva in maglia azzurra.

Reina è un portiere bravo con i piedi ma con qualche problemino di troppo tra i pali. Un portiere carismatico e leader dello spogliatoio ma allo stesso tempo non un valore aggiunto capace di fare la differenza e portare punti in più alla causa azzurra. Reina è il portiere che si merita un Napoli colpevole di non essere stato in grado di trovare un sostituto all’altezza tra giugno e luglio. Adesso che è troppo tardi per risolvere, a cifre congrue, il problema, puntuale è arrivato lo smacco di Pepe e del suo procuratore Quilon.

A una settimana dalla chiusura del mercato ecco uscire fuori l’offerta del Psg, che dopo tutti i soldi spesi per l’attacco si è reso conto solo verso la fine del mercato che aveva bisogno di un portiere “affidabile”. “Pepe e la sua famiglia amano Napoli e i napoletani, ma nei giorni scorsi abbiamo ricevuto dal Napoli un’offerta inferiore a quella attuale” ha dichiarato di recente il potente agente spagnolo.

Scusate ma cosa si aspettavano Reina e Quilon? Un rinnovo alle stesse cifre, 2,5 milioni di euro a stagione, per un portiere di 34 anni che, statistiche alla mano, non porta punti in più a una squadra coinvolta nella lotta per le prime posizioni in campionato e chiamata a disputare la Champions League? Il Napoli non è certo il Psg che può permettersi di regalare soldi quasi a prescindere ai suoi tesserati. Il Napoli è una società sana che ha un presidente imprenditore oculato e mai determinato a fare il “passo più lungo della gamba”, ad azzardare e rischiare il tutto per tutto per vincere lo scudetto. Pregi e difetti di De Laurentiis che noi napoletani dovremmo accettare perché, al momento, di meglio non abbiamo.

E allora le lacrime, il dispiacere, la faccia triste di Reina non devono trarci in inganno. Lo spagnolo ama Napoli come ha amato in passato Liverpool e Monaco di Baviera e come amerà in futuro Parigi. Lacrime di coccodrillo di chi ha forse il mariouolo in corpo perché resta pur sempre un professionista che oggi più di ieri è sinonimo di amante, a prescindere dall’essere titolare, dei piccioli.