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Delitto Vincenzo Ruggiero, spunta una nuova ipotesi nell’indagine

Ci sarebbe una nuova ipotesi nel caso dell‘omicidio di Vincenzo Ruggiero. Si tratterebbe solo di indiscrezioni, che non hanno ancora alcuna conferma ufficiale da parte degli inquirenti che si stanno occupando del caso. Un caso su cui cercano di conservare la massima riservatezza, considerata la gravità del delitto.

Il giovane 25enne è stato ucciso con due colpi di pistola da Ciro Guarente, ex militare che spinto dalla gelosia, ha commesso l’atroce omicidio. Inizialmente si era detto che la pistola da cui sono partiti i due colpi fatali era una calibro 22, invece, sembrerebbe che si tratti di una 7,65. Ci sarebbe poi un’altro elemento che, stando a quanto riportato dal sito online Casertace.net, riguarderebbe le modalità di disfacimento delle parti del corpo del giovane.

Delitto Vincenzo Ruggiero, spunta una nuova ipotesi nell'indagine

Potrebbe essere stato l’uso copioso del cemento a bruciare il corpo martoriato della vittima. La modalità con cui Guarente si è disfatto del corpo, inoltre, è molto simile a quella utilizzata dalla criminalità organizzata, dunque si è portati a pensare che oltre al secondo complice arrestato Francesco De Turris, la terza persona che gli inquirenti cercano potrebbe far parte di quegli ambienti.