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Suicidio Tiziana Cantone, la madre scrive a Laura Boldrini: “Eviti che mia figlia sia morta invano”

Sono passati 9 mesi dal suicidio di Tiziana Cantone, la ragazza il cui video in atteggiamenti intimi divenne virale. Sono passati 9 mesi, dice la madre Maria Teresa Giglio, e ancora non è stata fatta giustizia per la figlia, che secondo lei è stata istigata a commettere un gesto tanto estremo. La vita di Tiziana, dopo la diffusione di quel video, era diventata impossibile, lei voleva solo che le venisse riconosciuto il ruolo di vittima in tutta questa vicenda. E oggi la madre della 31enne di Mugnano ha deciso di fare un appello a Laura Boldrini, vittima anche lei di insulti ripetuti sul web.

Il caso di Tiziana Cantone ha ricoperto le pagine dei media nazionali, si è dibattuto molto sul ruolo del web, il diritto all’oblio in rete e tante altre delicate questioni, in un panorama, come quello della rete, che ancora non ha una chiara regolamentazione giuridica. Motivo per cui la vicenda di Tiziana ancora non vede un colpevole preciso e delineato. Ciò che resta ad oggi è una giovane vita spezzata e l’immenso dolore di una madre, che chiede a gran voce giustizia. Così attraverso i suoi legali ha voluto scrivere una lettera alla presidente della Camera:
La presidente della Camera Laura Boldrini  ha denunciato quelli che sul web, i cosiddetti haters, si divertono a insultare gli altri, con un linguaggio provocatorio, violento, fatto di commenti offensivi, sessisti e di discriminazioni verso le donne specialmente. La sua denuncia ha fatto sì che si mobilitassero subito tutte le autorità. Insomma, si è mobilitata mezza nazione per la presidente, individuando tempestivamente i colpevoli. A questo punto, a una madre, che ha perso in modo tragico per tante negligenze, la propria e unica figlia, viene da chiedersi: ma la giustizia non dovrebbe essere uguale per tutti? Tiziana non ambiva a nessuna popolarità e non cercava di farsi strada e di avere successo in nessun campo. Eppure non è riuscita a mettere fine a tutta la gogna mediatica e alle diffamazioni che subiva, che si perpetravano nel tempo e dopo due anni sono ancora senza risposte. Non è stato individuato neanche un colpevole, di tutto ciò che ha dovuto subire la mia povera Tiziana, un anno di tritacarne virtuale, pagine fake con i suoi profili delle quali non si conoscono ancora i nomi dei gestori, la sua immagine infarcita di epiteti senza vergogna, continue diffamazioni, ingiurie“.

Suicidio Tiziana Cantone, la madre scrive a Laura Boldrini: "Eviti che mia figlia sia morta invano"

Nella lunga lettera rivolta a Laura Boldrini, la signora Giglio ha ripreso un appello scritto direttamente dalla presidente della Camera, in cui esorta tutte le ragazze vittime di insulti sul web a denunciare i loro carnefici:
Lo farò anche per incoraggiare tutti coloro — specialmente le nostre ragazze e i nostri ragazzi — che subiscono insulti e aggressioni verbali a uscire dal silenzio e denunciare chi usa internet come strumento di prevaricazione”. A cui ha aggiunto: “Ecco…Tiziana ha denunciato, ha fatto tutto ciò che ha potuto, non è stata in silenzio e che cosa è stato fatto? Nulla. Lo Stato dov’è? Bisogna essere “qualcuno” o figli di….? Presidente – conclude – eviti che Tiziana Cantone sia morta invano. Io aspetto solo di farle giustizia e ricongiungermi a lei“.
La speranza della madre di Tiziana è che questa lettera riaccenda i riflettori sulla morte della figlia, per riuscire a fare finalmente chiarezza, ma soprattutto giustizia in una vicenda tanto triste.