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Camorra, scarcerato il boss Luigi Cacciapuoti e due affiliati di spicco del clan di Villaricca

E' quanto appreso da VocediNapoli.it: trema l'area a nord di Napoli

Torna in libertà Luigi Cacciapuoti, boss del clan Ferrara-Cacciapuoti attivo a Villaricca, comune a nord di Napoli. Cacciapuoti, 58 anni, arrestato nel gennaio del 2013 dopo una latitanza durata tre anni, è stato scarcerato – così come appreso da VocediNapoli.it – questa mattina, mercoledì 9 agosto, per decorrenza dei termini di custodia cautelare dal tribunale del Riesame.

Insieme a lui, sono tornati in libertà anche altri due affiliati di spicco del clan Ferrara-Cacciapuoti. Si tratta di Luigi Ciccarelli e Vittorio Maglione, detto “naso stuorto”. Il boss Cacciapuoti, difeso dagli avvocati Raffaele Chiummariello e Raffaele Quaranta (Ciccarelli e Maglione sono difesi invece dal penalista Paolo Trofino), è in attesa della sentenza di primo grado nell’ambito del processo che lo vede imputato per associazione mafiosa.

Luigi Ciccarelli, il boss Luigi Cacciapuoti e Vincenzo Maglione
Il boss Domenico Ferrara

Cacciapuoti è ritenuto dagli investigatori il reggente del clan insieme all’altro boss Domenico Ferrara, 60 anni, detto “mimí ‘o muccuso”, arrestato nel febbraio del 2016 dai carabinieri per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Nel blitz, che vide il dispiegamento di ben 150 militari, finirono in manette anche i suoi luogotenenti Vittorio Amato, 50 anni, e Rocco Ruocco, 50 anni, oltre ad altre quattro persone: Luigi Tambaro, 51 anni, Aldo Tambaro, 41 anni, Giuseppe Tambaro, 54 anni. Ferrara fu sorpreso dai militari  mentre era nella sua villa ‘bunker’, nel parco ‘Mondo nuovo, a vedere in televisione la partita del Napoli, impegnato in Europa League in Spagna contro il Villareal (andata dei sedicesimi di finale).

Cacciapuoti invece era stato arrestato il 17 gennaio del 2013 dai carabinieri perché destinatario di un provvedimento restrittivo emesso il 25 maggio 2009 dalla procura di Napoli che aveva disposto la misura di sicurezza della custodia in casa di lavoro per 2 anni in seguito alla dichiarazione di delinquenza abituale, pronunciata dall’ufficio di sorveglianza di Napoli su richiesta dei carabinieri, avanzata in relazione al passato criminale, alla gravità dei reati commessi, alla pericolosità sociale e al contesto delinquenziale.

Il boss si nascondeva in una piccola villa in via Consolare Campana, zona periferica di Villaricca. I militari dell’Arma nel corso di perquisizione del luogo, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 5.500 euro in denaro contante, 2 personal computer e altro materiale. Vittorio Maglione invece era stato arrestato il 20 gennaio 2013, a Mijas, nei pressi di Malaga (Spagna), dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e dalla U.Co. della Guardia Civil, coordinati da questa DDA, poiché ricercato per l’esecuzione di un’altra ordinanza di custodia cautelare per traffico di sostanze stupefacenti.

Scarcerazioni eccellenti che riaccendono i riflettori nel comune di Villaricca dove il 4 maggio scorso un’operazione della Squadra Mobile di Napoli ha portato in carcere Walter Mallo, 28 anni, Vincenzo Danise, 27 anni, e Domenico Cacciapuoti, 27 anni, nipote di Luigi Cacciapuoti, gravemente indiziati di estorsione aggravata ai danni di un bar presente proprio a Villaricca, richiedendo il pagamento di 70mila euro dietro pesanti minacce.

ARTICOLO DI CIRO CUOZZO E ANDREA AVERSA