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Due ex esponenti della politica locale nell’indagine del crollo di Torre Annunziata

Emergono ulteriori misteri che avvolgono il terribile crollo del palazzo di Torre Annunziata. Dopo la questione del B&B c’è un altra questione poco chiara agli inquirenti e riguarda proprio quell’appartamento al secondo piano composto da un giardino, i cui lavori potrebbero essere stati la causa della disgrazia. Quella casa dovrebbe appartenere a Gerardo Velotto, acquirente dell’immobile, di cui però non esiste l’atto di compravendita ma solo una scrittura privata non registrata in Conservatoria. Inoltre della cifra di 240mila euro- valore dell’appartamento- il nuovo proprietario sembrerebbe aver pagato una grossa parte in contanti e pare gli mancassero da versare altri 80mila euro.

Il passaggio di proprietà di questo bene è al centro dell’indagine condotta dal procuratore capo Alessandro Pennasilico, con il suo aggiunto Pierpaolo Filippelli e la pm Andreana Ambrosino. Si indaga per disastro colposo e i lavori in quell’immobile saranno oggetto di una perizia tecnica, guidata da un team di specialisti che nelle prossime ore sarà scelto dai magistrati. Da alcune testimonianze pare che nell’appartamento del 2 piano potrebbero essere stati fatti lavori illeciti, che hanno intaccato la stabilità del palazzo. A questo si aggiunge la testimonianza di Mario De Camillis, che è stato ascoltato ieri dagli inquirenti, a cui ha raccontato- come già aveva fatto alle telecamere del Tg3- di non aver comprato in quello stabile di via Rampa Nunziante perché il perito per della banca a cui aveva chiesto il mutuo, glielo negò per motivi di stabilità.

Il mistero si infittisce ancora di più se si risale ai vecchi proprietari dell’appartamento al secondo piano che non si sa ancora con quali modalità abbiano venduto al signor Velotto. Si tratta di Rosanna Vitiello e il marito, noto avvocato di Torre Annunziata, Massimiliano Fortunato Lanfranco. Entrambi sono ex esponenti della politica locale, lei si candidò alle scorse regionali del 2015 con il centrodestra, ottenendo 4100 voti, lui fu assessore provinciale nel 2013, con una delle deleghe proprio all’edilizia, era nella giunta di Luigi Cesaro (FI), oggi deputato e sotto inchiesta della Direzione Distrettuale antimafia di Napoli, ma lontano da quest’ultima vicenda.

Bisognerà accertare per quale motivo la scrittura privata non sia stata registrata e tante altre anomalie che compaiono nell’acquisizione di quell’immobile. E soprattutto quali fossero i lavori messi in atto e se questi possano aver provocato il crollo. Tutte domande a cui in queste ore stanno lavorando gli inquirenti, che attendono anche i risultati delle autopsie delle 8 vittime, che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. Soltanto allora potrà essere scelta la data dei funerali, che con molta probabilità potranno tenersi sabato. Nei prossimi giorni, inoltre, potrebbe esserci l’iscrizione dei primi indagati nel registro.