I carabinieri della stazione di Posillipo hanno arrestato tre persone ritenute responsabili del reato di rapina. A seguito di un’indagine condotta dai militari dell’Arma di Posillipo e condivisa dall’Autorità Giudiziaria si è riusciti a risalire ai colpevoli di 2 furti commessi a Napoli e provincia. Si tratta di Ciro Vollaro, 53enne di Materdei, Carmela Giamminelli, 34enne di Ponticelli e Pasquale Ciprio, 43enne dei Quartieri Spagnoli, ritenuto complice di un singolo episodio.
La banda di rapinatori utilizzava un metodo ben preciso prima di agire, studiava le vittime per diverso tempo per capire il loro movimenti e quale sarebbe stato il giorno scelto per depositare gli incassi o per recarsi a prelevare ingenti somme. Soltanto dopo aver compreso tutto alla perfezione, in modo da poter operare a colpo sicuro, rapinavano i malcapitati. Sarebbero due gli episodi di cui sono responsabili. Il primo risale al 4 aprile, in quell’occasione, in cui avrebbero agito solo Giamminelli e Vollaro, hanno pedinato l’impiegato di una clinica privata dalla struttura in cui lavorava fino a una banca, situata in via Cilea, dove si era recato a depositare l’incasso delle prestazioni degli ultimi giorni, per una cifra pari a 20mila euro. Avvicinatisi con lo scooter, hanno rotto il vetro del furgone su cui viaggiava e hanno portato via il denaro.
Il secondo episodio, invece, è avvenuto a Casandrino, dove hanno rapinato una donna di 72 anni che era uscita dall’ufficio postale, dove aveva appena ottenuto un finanziamento pari a 9mila euro. Si sono avvicinati e l’hanno minacciata con un’arma, portandole via la borsa in cui aveva messo il denaro. In quest’occasione ha partecipato anche il complice Ciprio, in libertà vigilata e già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri hanno trovato all’interno della sua abitazione le sim card utilizzate dai tre rapinatori per comunicare tra di loro. A seguito dell’identificazione i miliari hanno arrestato le tre persone, Vollaro e Ciprio sono stati portati nel carcere di Poggioreale e Giamminelli è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
Ecco il video dell’operazione