All’età di 87 anni, nella sua residenza di Ludwigshafen, Helmut Kohl se n’è andato dopo aver combattuto a lungo contro una malattia. Passato alla storia per essere stato il Cancelliere della Germania unita, Kohl ha governato il paese teutonico dal 1982 al 1998. Quando il 9 novembre del 1989 è crollato il muro di Berlino, Kohl ha fatto un discorso memorabile al Bundestag (il parlamento tedesco) con il quale auspicava l’unità della Germania.
E fu proprio la velocità che l’allora cancelliere diede a questo processo politico che costò alla Germania di Kohl le antipatie di Margaret Thatcer (Regno Unito), Michail Gorbaciov (Russia) e Giulio Andreotti (Italia). Infatti durante quella fase storica le principali potenze europee erano contrarie alla riunificazione tedesca, forse proprio perché ne avevano immaginato la forza attuale.
Quelle previsioni non erano sbagliate e nella Germania di allora troviamo molti elementi del paese di oggi. Il primo riguarda la figura dell’allora Ministro degli interni e fedelissimo di Kohl, un certo Wolfgang Schaeuble oggi Ministro delle finanze tedesco. Il secondo concerne la famiglia politica a cui lo storico cancelliere è appartenuto: la CDU di cui è oggi leader Angela Merkel. Il terzo è relativo alla nascita dell’Europa. Infatti, quando Kohl accelerò per l’unità della Germania dovette negoziare con François Mitterandt l’abbandono del marco come moneta e l’avvio del processo di integrazione economica europea. Da qui è poi nato l’euro.
