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All’aeroporto di Capodichino travestiti da finanzieri, ecco come doveva morire il boss Abbinante

Un summit a cui hanno partecipato i principali boss del clan della Vanella Grassi, tra cui Umberto AccursoRosario Guarino, e Antonio Mennetta. Il luogo scelto per l’incontro era la casa di Carlo Mattuozzo. Il motivo della riunione criminale era la gestione degli affari illeciti del sodalizio durante la sanguinosa faida proprio tra la Vanella e gli AbeteAbbinante. Un conflitto che ha raggiunto il suo apice nel 2012 e che i Girati avrebbero voluto portare a termine uccidendo il boss nemico: Arcangelo Abbinante.

All'aeroporto Capodichino travestiti da finanzieri, ecco come doveva morire il boss Abbinante
Da sinistra, Umberto Accurso, Arcangelo Abbinante e Antonio Mennetta

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, possibile grazie alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luca Cortese presente quel giorno, i boss della Vanella sono venuti a sapere da Mattuozzo che Abbinante sarebbe dovuto partire per Milano. Il rivale avrebbe preso un volo da Capodichino per andare a guardare una partita dell’Inter a San Siro. L’informazione era stata data a Mattuozzo dalla sua amante che aveva un’amica che in quel periodo frequentava Abbinante. Fu in quel momento che Accurso Mennetta pensarono di organizzare l’omicidio del boss nemico: travestiti da finanzieri sarebbero andati all’aeroporto e avrebbero ucciso Abbinante.

Confermo quanto ho dichiaralo nelle spontanee dichiarazioni, con questa precisazione: in occasione di un traffico di droga, a cui ho assistito stando nel gazebo della casa di Carlo Matuozzo dietro Mianella. Erano lì presenti oltre a me, Mennetta Antonio, Umberto Accurso, Corrado Orefice, Rosario Guarino, il finanziere di cui ho riferito, ‘o Russ di Pompei, Antonio De Vita, Gennaro Lucarelli. Io ero stato condotto lì da mio fratello Ciro Cortese che era venuto a prendermi in Comunità. All’improvviso Matuozzo disse a Mennetta che gli doveva dire qualcosa di urgente. Il Mennetta disse a Matuozzo di parlare: non ti preoccupare siamo in famiglia, esortandolo a parlare dinanzi a noi, si trattava infatti di affiliati di rango elevato della Vanella Grassi. Matuozzo disse che l’amica della sua amante frequentava Abbinante Arcangelo. Si era nel periodo tra fine agosto e primi di settembre del 2012 e si era in piena faida tra la Vanella Grassi da un lato e gli Abete-Abbinante. La donna era venuta a sapere dall’amica che Abbinante era intenzionato ad andare a vedere ima partita dell’Inter a Milano, partendo con l’aereo da Capodichino: quindi si progettò proprio in quel momento di organizzare un agguato ad Abbinante con l’aiuto dei finanzieri“, queste le dichiarazioni rese alla giustizia da Cortese.