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Scandalo elezioni, trovati in casa con 321 schede: tre arresti a Sant’Antimo. Il tariffario dei voti

Scandalo nel comune napoletano di Sant’Antimo durante le elezioni in corso oggi dalle 7 alle 23. I carabinieri hanno trovato in casa di un 50enne incensurato ben 321 tessere elettorali con all’interno un fac-simile con preferenze sbarrate in favore di una lista civica candidata e con scritto a mano il nome di un candidato consigliere.

L’uomo era in compagnia di altre due persone. A insospettire i carabinieri il viavai di persone nei pressi dell’abitazione. I tre, due incensurati e un pregiudicato per furto, sono stati arrestati dai carabinieri mentre le 321 schede, su indicazioni della Procura, saranno restituite in queste ore ai legittimi intestatari. Quest’ultimi saranno poi chiamati a fornire spiegazioni sull’inquietante ritrovamento. Alcuni di loro hanno ammesso di aver ceduto la scheda elettorale ai tre con l’impegno che avrebbero votato il candidato indicato nel fac-simile in cambio di una cifra che oscilla tra i 30 e i 50 euro.

Sono 6 i candidati alla poltrona di primo cittadino di Sant’Antimo. Aurelio Russo, sostenuto da una coalizione di cui fa parte il Partito Democratico; Corrado Chiariello, candidatovdel centrodestra; Nicola Chiantese del Movimento 5 Stelle; Adriana Palladino per l’UdC; Giuseppe Italia, sostenuto da DeMa la lista del sindaco di Napoli Luigi De Magistriis; Salvatore Castiglione, per Fratelli d’Italia.