Il giovane Yuri, 17enne di Avellino, voleva solo festeggiare la fine della scuola. Così è sceso nel centro del capoluogo irpino ed ha iniziato a girare per strada senza maglietta. Peccato che si è trovato di fronte due persone di religione islamica che gli hanno intimato di smetterla e di coprirsi perché “A torso nudo offendi il Ramadan“. Purtroppo dopo le minacce è seguita la violenza, così il povero Yuri è rimasto vittima di un vero e proprio pestaggio.
Intolleranza e razzismo religioso, questa volta al contrario e perpetrato da fondamentalisti dell’Islam che non accettano le libertà altrui. Ecco cosa si è verificato ad Avellino ed è una cosa gravissima. La cittadina ha risposto in modo civile mettendo a tacere anche quelle reazioni più pericolose e segnate dalla xenofobia.
Infatti, l’associazione “Cittadini in movimento” ha promosso un’iniziativa guidata dall’avvocato Massimo Passero contro ogni forma di discriminazione. L’evento ha riunito avellinesi e musulmani che hanno marciato insieme per solidarietà nei confronti di Yuri ma anche per stemperare un clima che sarebbe potuto diventare molto pesante: “Abbiamo chiarito che non c’era nessun intento discriminatorio, questa è una città tollerante anche se non è più sicura“.
Hanno dichiarato i rappresentanti musulmani della città: “Lo abbiamo fatto proprio per dimostrare che la nostra religione è contro ogni forma di violenza. Da tempo anche qui in Irpinia siamo impegnati per la pace“.
