Si è tenuta ieri sera nella maestosa Villa D’Angelo, in via Aniello Falcone, la cena di fine anno del Napoli. A parteciparvi i calciatori, i dirigenti e lo staff tecnico tutti accompagnati dalle rispettive mogli e consorti. Una serata dal clima sereno e festoso che però, secondo quanto riportato da Internapoli e Calcio Napoli 24, avrebbe avuto un epilogo spiacevole. Infatti ci sarebbe stato un litigio tra Pepe Reina e il presidente Aurelio De Laurentiis con quest’ultimo che avrebbe accusato il portiere azzurro di aver commesso alcuni errori decisivi durante la stagione che avrebbero compromesso la corsa dei partenopei verso lo scudetto.
Nello specifico il patron avrebbe rinfacciato allo spagnolo di non essere stato in grado di parare il tiro di Gonzalo Higuain che ha permesso al Pipita di realizzare una rete importantissima contro la sua ex squadra. Un episodio che andrebbe a deteriorare il rapporto tra Pepe Reina e la società azzurra proprio in una fase in cui il futuro del portiere resta ancora incerto.
— Pepe Reina (@PReina25) May 23, 2017
“La vera eleganza è restare indifferenti di fronte a gente che vale poco“, queste le parole pubblicate attraverso un tweet dal portiere azzurro Pepe Reina. Il messaggio sembrerebbe indirizzato al presidente Aurelio De Laurentiis, come risposta al presunto attacco ricevuto verso la fine della cena a cui ha preso parte l’intera squadra del Napoli.
Anche la moglie dell’estremo difensore, la bella Yolanda Ruiz, ha pubblicato un post “sospetto”, questa volta su Instagram: “Quando i governanti perdono la vergogna, chi obbedisce perde il rispetto“. Parole che lasciano qualche dubbio considerando che alla festa di fine anno del Napoli erano presenti anche le compagne, le mogli e le fidanzate dei calciatori.
Adesso, se fosse vero, la permanenza di Reina a Napoli potrebbe essere compromessa, proprio nei giorni in cui l’entourage del giocatore (il cui procuratore è Garcia Quillon) stava trovando un accordo con il Presidente De Laurentiis per il rinnovo di contratto del portiere azzurro.
