Il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato al delibera che sancisce i tagli ai bonus degli stipendi a dirigenti, quadri e dipendenti di primo livello di tutte le Partecipate del Comune. Un provvedimento importante, che prevederà un periodo di controllo di sei mesi a tutte le aziende in questione per comprendere quali siano i margini di taglio e soprattutto dove si dovrà intervenire.
La delibera prevede che per le Partecipate più grandi, come ANM, ASIA e Napoli Servizi, siano apportati più tagli, che potrebbero interessare all’incirca 80-90 persone. Nel testo si legge:
“Le società dovranno dotarsi di una struttura organizzativa e di una direzione organica definita in base a criteri di efficacia, efficienza ed economicità in un’ottica di riduzione della struttura organizzativa. Nelle partecipate non ci possono essere posizioni dirigenziali in strutture con meno di 100 dipendenti e posizioni di responsabilità equiparabili a posizioni organizzative in strutture con meno di 10 dipendenti. Il trattamento economico dei dirigenti non può eccedere gli importi minimi delle voci retributive fisse e variabili previste nei contratti collettivi nazionali di riferimento sommati all’importo massimo della retribuzione di risultato erogabile a dirigenti apicali del Comune di Napoli“.
Difficile per ora prevedere quale sarà il risparmio, da un conteggio approssimativo non si arriverebbe alla cifra di un milione di euro, ma sarebbe comunque un punto di partenza, così come lo è la riduzione del 30% dello stipendio del futuro amministratore unico dell’ANM. Provvedimento deciso con l’approvazione del Piano Industriale per l’azienda di mobilità cittadina.
Favorevoli al provvedimento oltre la maggioranza, il Movimento Cinque Stelle e Domenico Palmieri di “Napoli popolare”. Si sono astenuti Partito Democratico, Forza Italia e Marco Nonno di Fratelli D’Italia. Astensione che Luigi De Magistris ha così commentato:
“Mi sorprende che non ci sia stata una condivisione generale, mentre ho apprezzato il voto favorevole dei 5 Stelle. Il Consiglio Comunale ha detto una parola chiara mentre altri evidentemente hanno pensato di salvaguardare qualche singola posizione e questo la dice lunga su quello che avviene quotidianamente nel dibattito sulla razionalizzazione delle partecipate in cui c’è chi dice a chiacchiere e professa, c’è chi ha le messe sul mercato e chi le ha fatto fallire. Noi le abbiamo salvate, salvaguardando tutti i posti di lavoro“.
Di tutt’altra idea Alessia Quaglietta, consigliere comunale del PD:”Condividiamo lo spirito della delibera, ma ci siamo astenuti perché riteniamo la stessa completamente inefficace rispetto agli obiettivi“. Secondo il gruppo dei democratici, dunque, il provvedimento sarebbe inefficace a raggiungere i risultati che servono.