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Rione Sanità, retata della polizia in un casa disabitate: trovate pistole, droga e giubbotti antiproiettile

Dopo le stese degli ultimi giorni nel Rione Sanità a Napoli, è arrivata le risposta degli agenti dell’Ufficio di Prevenzione Generale, diretti dal vice-questore Michele Spina, che insieme alle unità cinofile hanno effettuato un servizio mirato nella zona.

Nella tarda mattinata di oggi i poliziotti hanno perquisito un appartamento disabitato in uno stabile in via Santa Maria Antesaecula, zona sotto il controllo dei clan Sequino-Savarese. All’interno dell’edificio, su una mensola del pianerottolo al primo piano, gli agenti hanno trovato due chiavi: una apriva la porta dell’unico appartamento disabitato del piano, l’altra, apriva invece una porta che inibiva l’ingresso in una parte di pianerottolo a protezione della casa disabitata.

L’appartamento privo di ogni arredo, era composto da tre stanze, un bagno e uno stanzino, che si aprivano l’uno nell’altra. All’interno di un borsone sportivo, poggiato sul finestrino del bagno, sono stati trovati 3 giubbetti antiproiettile, un revolver Smith & Wesson (modello P.38 SPL CTG), con matricola abrasa nel cui tamburo c’erano 3 proiettili calibro 38 special, 2 guancette per pistola e, avvolti in un fazzoletto di carta, 4 proiettili calibro 9×21.

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Nella stanza successiva gli agenti hanno trovato un bilancino elettronico, una macchinetta per il sottovuoto e 3 pantaloni anti-pioggia. Infine, nello stanzino, in un borsone di plastica, c’era una busta di cellophane contenente sostanza 334 grammi di marijuana. Nell’appartamento esisteva un contatore per la fornitura elettrica che risultava essere intestato ad un pregiudicato che aveva però cessato l’utenza nel 2014 e che si era costituito, già nell’agosto del 2013, presso il carcere di Campobasso perché colpito da ordine di carcerazione. Indagini in corso mirate a individuare i proprietari o gli usufruttuari dell’immobile. Il materiale rinvenuto è stato sequestrato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.