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Proteste e caos nel carcere di Varese: la motivazione è paradossale

Una singolare protesta dei detenuti è avvenuta nel carcere dei Miogni, a Varese, nella serata di martedì 9 maggio. Il motivo è piuttosto anomalo ed è legato al fatto che non si potesse vedere in TV la semifinale di Champions League, Juventus-Monaco. Questo ha generato un malcontento tra i carcerati, che hanno creato il caos.

Come riporta La Provincia di Varese, la casa circondariale aveva da qualche settimana un guasto al sistema televisivo. Le TV interne al carcere riuscivano a trasmettere solo i canali Rai 1 e Rai 2, reti in cui non sono trasmesse le partite di Champions League. Proprio per questo motivo i detenuti hanno fatto sentire il proprio dissenso, iniziando a sbattere le pentole sulle sbarre delle celle, fischiando e urlando per creare scompiglio. Il rumore è stato così forte, che addirittura i residenti della zona adiacente al carcere si sono chiesti cosa stesse accadendo all’interno della struttura. La casa circondariale di Varese, infatti, è in un quartiere molto abitato.

Questo episodio riaccende i riflettori sulle condizioni pessime in cui versa il Miogni. All’interno del carcere parte dell’impianto di illuminazione è completamente non funzionante, anche la cappella interna alla struttura è inagibile a causa di alcune pesanti infiltrazioni. Questa situazione di degrado è causata dalla scarsità dei fondi ministeriali, che non bastano nemmeno per riparare il guasto alle televisioni, che ha generato la folle protesta dei detenuti.