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Poggioreale, video su Facebook fa crescere la paura per rischio idrogeologico

Sulla pagina Facebook ‘Comitato Quartiere Poggioreale‘ lo scorso 6 maggio è stato pubblicato un video che mostra uno strano fenomeno. Da una grata si vede dell’acqua limpida sgorgare, cosa che potrebbe far pensare alla falda acquifera. Proprio il comitato, nel post che accompagna il video, parla di innalzamento della falda acquifera. “Non vorremmo essere pessimisti ma presumiamo che la falda acquifera nel nostro quartiere si è alzata, sarà dovuta a che cosa? Non saremo certo noi a dirlo ma attiveremo le istituzioni di ciò che è in video, siamo stati giù a dei locali sotto il livello stradale e notiamo che in una botola sgorga acqua continua è limpida, sarà il peso del centro direzionale, sarà sbarramento di cemento , costruzione di nuovi fabbricati non so’ vi terremo aggiornati“.

Il problema legato alla crescita della falda non è nuovo, infatti già l’anno scorso ha comportato per il Comune di Napoli una modifica del progetto per la realizzazione della metropolitana. Negli ultimi tre anni si sono registrati importanti spostamenti della stessa al punto che una delibera di giunta ha deciso una modifica progettuale. Dal 2013 la falda ha avuto un innalzamento, anche di due metri, e adesso suscita perplessità e preoccupazione nella popolazione. In molti, anche nei commenti che si leggono sulla pagina, fanno riferimento alla possibilità che si tratti del fiume Sebeto. Una storia dimenticata che sembra rintracciare le sue origini nella fantasia popolare ma che ha dei confini idrogeologici molto chiari. Il Sebeto ha risentito della trasformazione urbana del territorio che lo ha letteralmente sepolto, il suo percorso aveva origine alle falde del Vesuvio e si diramava lungo la collina di Poggioreale.

Il centro direzionale, il più grande intervento urbanistico del dopoguerra a Napoli, è quindi costruito sul fiume? Il geologo Riccardo Caniparoli, in un’intervista rilasciata al Tg1 ha dichiarato: “Il centro direzionale è stato costruito alla foce del fiume Sebeto, praticamente nella zona del delta del fiume. Ora questo non c’è più, è sotto il centro direzionale“. E questo sarebbe confermato dalle testimonianze. Infatti secondo gli abitanti ogni palazzo della zona ha problemi perché l’acqua spinge dal basso per uscire. Molti commercianti hanno appunto notato alcuni innalzamenti che testimoniano questo fenomeno, nei garage del centro affiora l’acqua. “Il centro direzionale è come una grande barca con delle falle, da cui entra l’acqua, per mantenerla a galla c’è bisogno di tirare fuori l’acqua.

Oggi è rimasto ben poco di visibile di quel grande fiume, piccole zone paludose che con forza sbucano qui e lì, conche d’acqua che spaventano però gli abitanti al pensiero che nella profondità della terra continui a scorrere con imponenza con le sue acque. Eppure il pericolo c’è e spaventa gli abitanti. La copertura malsana del fiume ha oggi un rischio effettivo inerente innanzitutto le abitazioni e i negozi sovrastanti esposti alla risorgenza idrica. Questo pericolo è tangibile dal fatto che gli edifici sono stati dotati di pompe idrovore, questa è l’unica zona di Napoli dove è stato necessario fare un intervento di questo tipo. Ogni volta che piove l’area tende ad allagarsi e il problema potrebbe notevolmente peggiorare in futuro causando anche un abbassamento del suolo che potrebbe compromette la stabilità degli stessi edifici.