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ESCLUSIVA – A Boscotrecase è febbre da cavallo, scoppia la Timone Ek-mania. Lettieri: “Successo storico, un sogno realizzato”

BOSCOTRECASE. “Canta Napoli ad Agnano”. Anche il telecronista si è emozionato nel raccontare l’impresa di Timone Ek, gioiello e fuoriclasse della scuderia della famiglia Lettieri. Il primo maggio scorso il noto ippodromo partenopeo si è trasformato in un vero e proprio stadio da record: circa 20 mila i presenti (anche se c’è chi è pronto a giurare su 30 mila, ndr), picchi storici di puntate e soprattutto il tempo di 1’10’’5 al chilometro con cui il driver Enrico Bellei ha trionfato al Gran Premio Lotteria alla guida del campione scrivendo in maniera indelebile una straordinaria pagina dell’ippica italiana stabilendo il nuovo primato della competizione. E’ febbre da cavallo alle pendici del Vesuvio, Boscotrecase ora si gode il suo fenomeno. “Grazie a questo successo, nel nostro paese è in crescita la passione per questo sport, non mi aspettavo questa incredibile partecipazione. Sapevo che ci avrebbero sostenuti, ma non in questo modo straordinario, oserei dire pazzesco”. Sono le parole di un emozionatissimo Luigi Lettieri, imprenditore boschese e proprietario di Timone Ek, in esclusiva ai microfoni di VocediNapoli.it. Con lui anche il fratello Domenico, responsabile della comunicazione, e la sorella Anna. Per la cronaca, questa la classifica finale del Gran Premio Lotteria di Agnano 2017: al secondo posto, dietro Timone Ek, il francese Mec d’ Heripre’, terzo Tesoro degli Dei, altro cavallo campano. Giù dal podio il super favorito Timoko, star francese.

Luigi, come e quando è scoccata la scintilla dell’amore per i cavalli?
“Tutto nasce con mio nonno materno, Domenico Panariello, grande cocchiere di Boscotrecase che appare anche nel film “Due soldi di speranza”, girato proprio nel nostro paese dal regista Renato Castellani che sviluppò un soggetta dell’indimenticabile Titina De Filippo. La passione per i cavalli l’ho sempre avuta, ma porta via tempo e tante risorse economiche. Quando ero operaio osservavo da lontano, non avevo la possibilità di osare. Poi abbiamo preso un distributore-area servizi, siamo cresciuti e tutti i soldi che ho racimolato in 15 anni, li ho spesi per coronare uno dei miei sogni”.

Timone Ek è stato definito il Varenne di Boscotrecase.
“Varenne è il nostro capitano, il Maradona dei cavalli: è unico ed inimitabile. Io che sono il proprietario di Timone Ek, però, nel mio piccolo lo posso considerare un piccolo Varenne per una questione di amore. Ma chiaramente il paragone non esiste”.



Domenico, l’entusiasmo contagioso dei cittadini boschesi presenti ad Agnano, ha conquistato l’Europa dell’Ippica.
“Si, molti giornali specializzati e non, hanno scritto che un tifo da stadio così, per una corsa di cavalli, non ha precedenti. Noi siamo ragazzi umili, a Bosco ci vogliono bene tutti e così 400 persone ci hanno accompagnati con magliette e cappellini griffati Timone Ek in questa meravigliosa avventura trionfale ad Agnano. Un tifo pazzesco, calcistico, anche da parte di chi non mastica nulla di ippica. Un’emozione collettiva figlia di uno spirito d’appartenenza. Anche il driver, Enrico Bellei, il numero uno con oltre 10 mila successi in carriera, si è emozionato per i cori”.

Torniamo a Luigi. A proposito di Bellei, come è nato il feeling tra voi?
“Anche lui è un Maradona, el pibe de oro delle redini lunghe. Siamo innamorati di Enrico, averlo sul sulky per noi è un onore. Con Bellei il nostro Timone ha vinto il primo Gran premio. Poi ci sono stati piccoli disguidi anche perché aveva altri impegni contrattuali, e per un periodo ci siamo separati. Ci sono rimasto male, ma ero certo che ci saremmo ritrovati. Nonostante ciò, infatti, il cavallo è cresciuto ulteriormente, e alla prima occasione abbiamo ritrovato l’intesa con Enrico, vero creatore di Timone”.

Com’è la tua giornata, quali gli impegni per seguire Timone e in generale questa passione.
“Quando mi alzo al mattino, i miei primi pensieri sono ovviamente per mia moglie e mio figlio, poi il lavoro, e quindi Timone ed il resto. Analizziamo le schede dei puledri che vanno bene, le genealogie incrociate degli allevatori, dove acquistare un puledro a buon prezzo e tante altre attività pro futuro. Abbiamo già puledri di valore”.

Timone Ek dove è nato e cresciuto?
“Lo abbiamo acquistato sulle montagne del Lago di Como, da Edj Caprani, allevamento Ek. Sul versante sportivo è cresciuto con Gennaro Casillo che ringrazierò per sempre, è lui che ha “creato” Timone. Poi per un ulteriore salto di qualità lo abbiamo portato dal migliore trainer del mondo che ha attrezzature di altissimo livello, per me il cavallo è come un atleta”.

L’aria del Vesuvio gliela fate respirare?
“E’ stato qui per alcuni mesi nel periodo necessario per domarlo, poi per il salto di qualità è imprescindibile dargli le giuste attenzioni nelle strutture specializzate”.




Come suggerisce tuo zio Vittorio, Bellei nella prima batteria, quando ha vinto Timone, ha dichiarato che sentiva una particolare forza dentro che spingeva forte. Era vostro padre Nunzio…
“Nostro padre ci seguirà sempre e ovunque”.

Il cavallo buono si vede alla partenza o sul lungo percorso? Filosofie a confronto…
“(Ride, ndr). Il cavallo buono deve avere arrivo e partenza, serve sempre il giusto mix di valori. Timone in finale è partito con un bel 12.6 in lancio, si è tenuto secondo alla corda e non ha fatto scendere Timoko, l’avversario principale, il quale restando fuori ha fatto un percorso all’esterno che gli ha condizionato la retta d’arrivo e ha gettato la spugna. In quel momento siamo usciti noi in campo con l’allungo finale”.

Domenico, quali sono i prossimi impegni?
“Ora il cavallo sta a riposo, relax totale in paddock. Poi a breve si riprende la preparazione per gli appuntamenti in programma, probabilmente correrà in Francia”.

Luigi, Timone Ek in futuro farà come Varenne, ovvero sarà padre di tanti possibili campioni?
“Si, infatti la scuderia Lettieri acquista quasi solo femmine per valorizzarle e per, un domani, essere le madri dei figli di Timone Ek. Servono gli incroci giusti. Teniamo sempre d’occhio puledre che hanno nonni e genitori ideali, come linea di sangue, per i possibili incroci con il nostro campione”.

Avete tracciato un solco importante, la strada è quella giusta tra ambizioni e tradizione…
“A Boscotrecase, come in altri paesi del vesuviano, ci sono molti “cavallari” ed esperti. Penso alla famiglia Villani, a Casillo, professionisti che hanno cresciuto grandissimi cavalli da Gran Premio. Ero innamorato dei loro campioni. Proveremo a tenere alta la bandiera dei nostri territori”.

Domenico, qual è il sogno più grande?
“Partecipare e vincere al Prix D’Amerique di Vincennes a Parigi. Davanti c’è una montagna, il cavallo più forte del mondo che è Bold Eagle. Sognare non costa niente”.

Luigi, la prima sensazione quando Timone Ek ha trionfato ad Agnano…
“Un vuoto. Non ci credevo. L’emozione che ho provato io, credo l’abbiano provata tutti i boschesi presenti e anche gli amici di Torre Annunziata, Ottaviano e in generale tutta l’Italia dell’Ippica perché l’impresa di Timone-Bellei è stata eccezionale soprattutto perché ad Agnano si respirava aria francese, i favoriti erano loro con la super star Timoko: quando sono arrivati i cavalli a Capodichino, i responsabili dell’organizzazione avevano occhi solo per lui. Però i napoletani presenti all’ippodromo, va detto, hanno fatto il tifo per Timone”.



I boschesi hanno scommesso su Timone Ek? A quanto era quotata la sua vittoria?
“A 4,5. Tutti i nostri concittadini hanno puntato sul nostro campione, qualcuno si è arricchito. Battute a parte, l’1,35 di Timoko ha fatto perdere tantissime persone”.

Dove vive Timone Ek?
“In Francia. Quando è in Italia, ovviamente, sta con noi, ma per trattamenti e strutture è giusto lasciarlo sereno lì dov’è. Il Sindaco Pietro Carotenuto con i suoi collaboratori sta organizzando un evento per festeggiare la vittoria del Gran Premio Lotteria di Agnano. Ci fa piacere che questa Amministrazione segua da vicino i talenti di ogni disciplina e il nostro augurio è che si possano creare sinergie per valorizzare il meglio che c’è in tutti gli ambiti”.

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