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Napoli-Foggia, ecco quando nasce la rivalità tra le due tifoserie

Hanno fatto molto discutere i festeggiamenti dei tifosi del Foggia dopo la promozione in serie B della squadra pugliese.

Il ritorno nell’anticamera del calcio che conta di una piazza calda e da una più che discreta tradizione calcistica non può che far piacere agli appassionati di calcio italiani. Tuttavia vedere i tifosi rossoneri scendere in piazza e inneggiare all’eruzione del Vesuvio, intonando numerosi cori contro i napoletani, non è stato sicuramente piacevole.

Separate da appena 175 chilometri, Napoli e Foggia sono legate da un rapporto che va avanti da secoli, rafforzato negli ultimi 50 anni dalla figura di Renzo Arbore e dalla forte empatia che lega i cittadini di Foggia e provincia ai nostri cantanti neomelodici.

Tuttavia bisogna fare alcune doverose precisazioni per chiare da dove nasce questo forte odio dei tifosi foggiani nei confronti dei napoletani.

Alla base di tutto c’è sempre e solo il calcio e una data in particolare: 3 maggio 1992. Quel giorno Foggia e Napoli si affrontano al Pino Zaccheria in una delle ultime giornate di campionato. I rossoneri sono allenati da Zeman, i napoletani da un giovanissimo Claudio Ranieri.

Quella che doveva essere una festa, per la nascita nei mesi precedenti di un gemellaggio tra le due tifoserie, si trasforma ben presto in una giornata di violenza. Dopo 90 minuti di tensioni e provocazioni però, al termine della gara i tifosi partenopei entrano in campo e rubano uno striscione del Foggia. Un episodio gravissimo nel codice d’onore del mondo ultras. Episodio che segna di fatto la rottura tra le due tifoserie, testimoniata dai puntuali scontri che si sono verificati negli anni successivi.

Un odio calcistico ribadito anche quando il Foggia è venuto l’ultima volta a Napoli, nel 2012, per affrontare allo stadio Collana al Vomero il Ctl Campania in serie D. In quell’occasione si registrarono violenti scontri in via Caldieri tra i tifosi rossoneri e quelli napoletani.

I cori di questi giorni in favore dell’eruzione del Vesuvio vanno si condannati ma inseriti nella rivalità calcistica nata 25 anni fa. L’appello lanciato via Facebook da due foggiani doc come Pio e Amedeo va proprio in questa direzione:

…vogliamo pensare che non siano tanti che prendano per “buono” un coro da stadio…noi non lo abbiamo cantato, ma vogliamo sperare e credere che chi lo ha fatto non voglia che davvero erutti il Vesuvio…dai ragazzi… noi ci dissociamo assolutamente, purtroppo insulti beceri piovono pure tra squadre di città 20 km distanti…l’importante è che un coro del cazzo resti una cosa da stadio…perchè la pizza migliore, Pino Daniele, la pastiera, Totò, il caffè, i colori e Massimo Troisi non puoi non amarli…come amiamo la nostra Foggia..