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Diego Armando Maradona: “Non me ne sono andato come volevo io da Napoli”

In un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, Diego Armando Maradona, ha rilasciato alcune dichiarazioni molto interessanti chiarendo anche diversi punti del suo passato al Napoli. In occasione dello spettacolo “Tre volte 10” tenutosi al teatro San Carlo, il campione argentino ha voluto raccontare qualcosa in più della sua vita calcistica e privata.

Il  motivo per cui il Pibe de Oro ha partecipato allo spettacolo  organizzato dall’attore e regista Alessandro Siani è il rispetto che prova per i napoletani: “L’ho fatto perché quando sono andato a Napoli la partita d’addio di Ciro Ferrara non sono potuto scendere in campo. Lo dovevo alla gente di Napoli, anche se non tutti sono potuti entrare in teatro, ma è stata comunque una buona cosa essere a contatto con la gente napoletana“.

Sul suo turbolento addio al Napoli e alla città il campione racconta: “Io ho un rimpianto, non essere potuto andarmene come volevo io. Grazie a Matarrese e a Ferlaino ho dovuto andarmene… dalla finestra“. Poi quel pensiero sull’attuale allenatore azzurro: “Mi piace il mister, amo la qualità umana che ha, il dono di saper essere vicino ai ragazzi. L’ho guardato lavorare da vicino e ho visto la sua sensibilità. A Napoli non devi essere così, perché se a Napoli ti mostri superbo la gente non ti vuole. Per questo la città ama Sarri, lui non ha alcuna superbia“.

I FATTI. In merito a quanto accaduto nel lontano nel ’91 quando il campione fu squalificato per 15 mesi a seguito della positività per doping durante la permanenza a Napoli, Diego Armando Maradona rilasciò poco dopo un’intervista in cui accusava Ferlaino di averlo in pratica ricattato. Maradona sosteneva che il presidente del Napoli aveva fatto una proposta a Franchi, manager dell’ argentino: quella di adoperarsi per una riduzione della squalifica (da 15 a 9 mesi), se il giocatore avesse accettato di tornare a Napoli. Sempre secondo Maradona, Ferlaino nel fare questa proposta aveva il ‘ placet’ di Matarrese. “C’ è bisogno di altre prove per dimostrare che lo scopo era quello di danneggiarmi?“.