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Scampia, case comunali alle famiglie di camorra. Il Questore: “Situazione da approfondire”

Assegnata alla famiglia di un killer degli Scissionisti una delle nuove case destinate agli abitanti delle Vele a Scampia, quartiere a nord di Napoli.

A sinistra Antonio Laudieri (vittima innocente della camorra), a destra Davide Francescone, considerato un elemento di spicco degli Scissionisti

La notizia, lanciata nell’edizione cartacea di oggi da Il Mattino, ha suscitato veementi reazioni e testimonia, se ancora ve ne fosse bisogno, come la criminalità organizzata riesca “a dominare nella cosiddetta edilizia popolare”.

La famiglia in questione è quella di Davide Francescone, oggi 33enne, condannato per 10 anni per associazione mafiosa e arrestato a Marano (Napoli) nel 2012 dopo tre anni di latitanza e un tentativo di fuga durante il blitz dei carabinieri. Francescone, lo scorso 23 gennaio è stato uno dei cinque destinatari di una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere perché responsabili dell’omicidio di Antonio Laudieri, 25enne disabile residente al rione Sette Palazzi, avvenuto il 6 novembre a Scampia. Laudieri fu vittima innocente della prima faida tra i Di Lauro e gli Scissionisti. Venne scambiato, insieme ai suoi cinque amici, per un gruppo di spacciatori del rione, affiliati al clan avversario dei Di Lauro.

Il passato malavitoso di Davide Francescone è legato alla gestione di una delle piazze di spaccio più remunerative all’epoca (Case dei Puffi) e alla relazione sentimentale con la nipote del boss Cesare Pagano.

Il caso dell’abitazione affidata alla famiglia di Francescone, “è uno dei tre provvedimenti – scrive Il Mattino – che i funzionari dell’ufficio casa non avevano voluto firmare, ma il parere dell’avvocatura comunale ha dato torto ai dipendenti e l’assegnazione è stata alla fine fatta dalla dirigente del settore”.

Sull’episodio si è così espresso il neo questore di Napoli Antonio De Iesu: “Non posso fare una mia valutazione su questa vicenda, bisogna approfondire equesto lo farà l’autorità giudiziaria. Sicuramente a napoli c’è un problema di occupazioni abusive”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Dire che il Comune dà le case ai camorristi non corrisponde assolutamente alla fotografia di quello che il Comune e questa amministrazione fanno e di cui andiamo orgogliosi”. Questo quanto dichiarato ai giornalisti. “Ci tuteleremo in ogni sede contro chi danneggia la città – ha aggiunto – abbiamo gestito in piena trasparenza e correttezza un lavoro complesso in un contesto ambientale difficile, con leggi complicate, con una situazione sociale esplosiva e con tempi ridotti”. Il sindaco ha sottolineato che “da quanto è a mia conoscenza, gli uffici comunali hanno svolto un lavoro entrato nella storia di questa città e necessario per consentire l’abbattimento delle Vele. Ci siamo riusciti – ha proseguito – tra mille difficoltà, con leggi complicate e nonostante ciò abbiamo proceduto ad assegnare 188 alloggi per circa 1000 persone”.