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Il “caso” del ragazzino portato via dai carabinieri: in realtà si tratta di un maggiorenne identificato e rilasciato dai militari dell’Arma

Ieri a Napoli il ciclone Salvini ha scatenato la guerriglia nel quartiere Fuorigrotta. I ragazzi che hanno manifestato erano in tanti, molti appartenenti ai centri sociali. Una parte di loro, della quale si dice si siano infiltrati ultras e black block armati, hanno dato vita a scontri con le forze dell’ordine che presidiavano la zona circostante la Mostra d’Oltremare dove il leader della Lega Nord ha tenuto il suo comizio. Il sindaco Luigi De Magistris è “sott’accusa” per aver incoraggiato i manifestanti esasperando il clima politico che è poi degenerato: circa 34 feriti, di cui più o meno 20 agenti, 5 fermi, 3 arresti e 2 denunce. Le forze dell’ordine hanno usato idranti e lacrimogeni per contrastare i lanci di sassi e bombe carta che provenivano da una parte del corteo. Quest’ultimo è stato caricato e allontanato dalla “zona rossa”.

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Dopo il tira e molla tra l’ente locale e il ministero dell’Interno sull’autorizzazione da rilasciare al segretario del Carroccio per poter parlare alla Mostra, ci sono stati anche gli incidenti di guerriglia urbana. Un brutto sabato pomeriggio per la città di Napoli.

Salvini a Napoli, scontri tra manifestanti e polizia: cariche e lanci di bombe carta
Foto da La Repubblica

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Ci sarebbe stato un episodio che ha suscitato il clamore dei manifestanti. Secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe stato l’arresto di un ragazzo che per la folla sembrava minorenne. L’agitazione c’è stata quando i militari hanno portato sul loro furgone il giovane.

In merito i carabinieri hanno chiarito che il presunto “ragazzino” è un giovane di 21anni (quindi maggiorenne) che dopo essere stato fermato e identificato, è stato rilasciato dai militari dell’Arma. Quindi la vicenda è chiarita, rispetto alle proteste di chi avesse pensato che ad essere arrestato e portato via fosse un minorenne.