Voce di Napoli | Navigazione

Juve e ‘Ndrangheta, per il club bianconero arriva la convocazione dell’antimafia

La Commissione parlamentare antimafia ha convocato per il 15 marzo l’avvocato della Juventus Luigi Chiappero. L’audizione è stata stabilita dopo che il legale del club bianconero è stato ascoltato dal procuratore della Figc Giuseppe Pecoraro. La linea difensiva della società torinese è già scritta: i rapporti tra criminalità organizzata e club sono già stati esclusi dalla giustizia ordinaria. E che le trascrizioni delle telefonate, agli atti dell’indagine, chiariscono tutto.

Il caso è esploso dopo il suicidio di Raffaello Bucci, tifoso della Juventus e ultras del gruppo dei Drughi, diventato anche un dipendente del club bianconero.

Juve e 'Ndrangheta, per il club bianconero arriva la convocazione dell'antimafia

Un’audizione non è un atto di accusa ma il dovere di una collaborazione piena che questa commissione in passato ha chiesto ad ogni figura istituzionale: ministri, presidenti, prefetti, procuratori. Non vedo una sola ragione per cui non dovremmo chiedere e ottenere questa collaborazione anche dal presidente di una società calcistica“, ha precisato il vicepresidente dell’antimafia Claudio Fava.

La vicenda riguarda la presunta infiltrazione della ‘Ndrangheta nel settore del bagarinaggio attraverso dei rapporti instaurati tra la curva degli ultras juventini e alcuni dirigenti della Vecchia Signora. Il presunto boss facente parte dell’organizzazione criminale sarebbe Rocco Dominiello, ma il suo avvocato, Domenico Putrino: “Lo scoop mediatico che il procuratore Figc e la commissione Antimafia vorrebbero dare all’indagine devono confrontarsi con le indagini in corso e le risultanze processuali. Allo stato non è stato in alcun modo dimostrato interesse sulla gestione dei biglietti della ndrangheta per il tramite dei Dominello con la Juventus. Stante la completa incensuratezza del signor Dominello i comportamenti sempre corretti, il pagamento dei biglietti che lo stesso acquistava dalla biglietteria autorizzata bianconera, biglietti regolarmente pagati, non vi era motivo che i dirigenti, meno che mai il presidente Agnelli, potesse dubitare di interferenze allo stato mai dimostrate della ndrangheta con i Dominello“.