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Omicidio Materazzo: “Luca era pronto a fuggire”

Emerge un altro dettaglio nel fascicolo delle indagini riguardanti l’omicidio di Vittorio Materazzo. Un particolare che non ribalta la situazione, ma che potrebbe essere un’ulteriore conferma dell’intenzione omicida di Luca, fratello minore della vittima. Il gip, Bruno D’Urso, aveva allegato questo dettaglio in una parte dell’ordinanza cautelare emessa contro il ragazzo, proprio per sottolinearne il pericolo di fuga.

E infatti, le tracce di Luca Materazzo si sono perse dal 9 dicembre. Su di lui pende un ordine di cattura, poiché ritenuto il colpevole della morte di Vittorio. Luca, la mattina seguente all’omicidio del fratello andò in Questura a denunciare un furto di due caschi, che a detta sua, sarebbero stati portati via da casa da ignoti, che si sarebbero introdotti attraverso la finestra. Secondo i pm Francesco De Renzis e Luisanna Figliolo, quella denuncia altro non era, che un modo per sviare le indagini a seguito del ritrovamento del sacco contenente gli indumenti dell’assassino in Vico Santa Maria della Neve.

Omicidio Materazzo, aumenta la sorveglianza per il super testimone 

A quella denuncia, si aggiunge la valigia che aveva Luca Materazzo in macchina, quando si è diretto in Questura, che confermerebbe l’intenzione di fuggire. Oltre alcune prove a suo carico, ci sono anche diverse testimonianze, che spiegano quanto il giovane fosse ossessionato dall’idea che il fratello maggiore lo intercettasse per controllarlo. “Luca era ossessionato dall’idea di essere intercettato dal fratello Vittorio mediante un’applicazione installata sul suo cellulare e sul suo pc“, sono questi i racconti di tre testimoni vicini alla famiglia.

ECCO UNA FOTO RECENTE DI LUCA MATERAZZO  

Secondo l’accusa, inoltre, i rapporti tra Luca e Vittorio non erano buoni e le tensioni si sarebbero acuite dopo la morte del padre, su cui la vittima aveva chiesto di aprire un fascicolo, perché convinto che non fosse dovuta a cause naturali.