L’Epifania ha portato a Napoli e in tutte le regioni del Sud Italia un’ondata insolita di gelo. La temperature sono scese in picchiata arrivando addirittura a toccare i 4 – 5 gradi. E’ allerta massima anche per la Protezione Civile che ha invitato le autorità competenti a non sottovalutare la situazione al fine di evitare tragedie come quella accaduta ad Avellino. Ed è proprio per contrastare l’emergenza freddo che il Comune di Napoli ha deciso di collaborare con l’azienda leader dei trasporti a Napoli, l’Anm.
A partire, infatti, dal 29/11/2016 fino al termine dell’emergenza freddo ( a data quindi ancora da destinarsi ) saranno tenute aperte, nelle ore notturne, le stazioni Museo e Vanvitelli della Linea 1 metropolitana al fine di accogliere i i senza fissa dimora in modo tale così da riuscire, per quanto umanamente possibile, a scongiurare tragedie che ormai sono all’ordine del giorno. L’iniziativa, sebbene lodevole, ha fatto storcere il naso a più di un passeggero.
LE PRIME VITTIME DEL FREDDO
A finire nell’occhio del ciclone sarebbero stati gli sforzi non considerati all’altezza dell’emergenza freddo. Contrariamente a quello che si poteva immaginare i napoletani si sono dimostrati sensibili all’argomento e hanno fatto sentire forte e chiara la propria voce invitando le autorità competenti a mettere a disposizione dei meno fortunati sistemazioni migliori come, ad esempio, il vecchio albergo per i poveri e alloggi considerati, in un certo senso, meno precari.
L’ex Opg “Je so’ pazzo” apre le porte ai senza tetto
Intanto l’Anm ha fatto sapere che, per ragioni di sicurezza, le stazioni prescelte per ospitare i senza fissa dimora avranno un unico accesso aperto: “a Museo l’ingresso di Piazzetta Gagliardi e a Vanvitelli quello di Via Bernini.” E non solo. Al fine di evitare disagi ulteriori tali stazioni saranno inoltre presidiate da agenti della vigilanza. Non a tutti potrà piacere l’iniziativa, ma è sicuramente un primo passo verso la giusta direzione.
