Nonostante gli arresti e i pentimenti eccellenti degli ultimi mesi, il clan Lo Russo è ancora vivo e continua a seminare terrore tra la gente di Napoli attraverso l’ala scissionista che si è creata al suo interno.
L’ultimo episodio risale a inizio dicembre e ha visto tre uomini del clan dei Capitoni, attivo nei quartieri a nord di Napoli, soprattutto nella zona di Miano, presentarsi da un commerciante di Chiaiano per chiedere il ‘regalino’ di Natale. Alla richiesta verbale, i tre hanno poi associato un messaggio di fuoco. “Al fine di indurre la vittima a versare la somma di denaro richiesta a titolo di tangente – scrive la Procura – , sono stati esplosi numerosi colpi di pistola all’indirizzo del commerciante e dei dipendenti, nonostante la presenza di diversi clienti”.
L’episodio risale allo scorso 6 dicembre quando i tre esplosero diversi colpi d’arma da fuoco contro la vetrina dell’attività commerciale al cui interno c’era il titolare, i dipendenti e alcuni clienti. Per fortuna i proiettili non sono riusciti a oltrepassare la vetrina perché blindata.
Dopo il raid, è scatta la denuncia dell’imprenditore finito nel mirino del clan. Le indagini, condotte in perfetta sinergia dalla Squadra Mobile di Napoli e dai carabinieri della Compagnia Napoli Vomero, hanno portato all’identificazione dei tre malavitosi grazie anche alle immagini del sistema di videosorveglianza degli esercizi commerciali e alla collaborazione offerta dalle vittime dei tentativi di estorsione.
Questa mattina è così scattato il blitz di carabinieri e polizia che ha hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del tribunale di Napoli, su richiesta della DDA partenopea, nei confronti dei tre, indiziati di aver posto in essere condotte estorsive nei confronti di alcuni commercianti della zona di Chiaiano al fine di avvantaggiare il clan.
I tre (Mauro Addezio di 37 anni, Luigi Prinno di 21 anni e Sergio Pagliuca di 28 anni) sono inoltre accusati anche di tentato omicidio e detenzione di armi. Sono stati individuati dalle forze dell’ordine a Mondragone (Caserta) e sono stati trovati in possesso di un Kalashnikov, con relativo munizionamento, e di una pistola.