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‘A città ‘e Pulecenella, la canzone su Napoli nello spettacolo “Scugnizzi”

‘A città ‘e Pullecenella è una meravigliosa canzone che descrive Napoli in maniera sublime. Ha origine dalla penna del compositore Claudio Mattone. Il brano fa parte della colonna sonora del celebre film Scugnizzi che nel 1990 vinse il David di Donatello per la migliore canzone originale.

Nel 2002 nasce poi il musical C’era una volta… Scugnizzi. Protagonisti sono due ragazzi della periferia napoletana reclusi nel carcere minorile di Nisida che una volta liberi prendono poi strade diverse e si rincontrano dopo vent’anni: uno è diventato prete di strada, l’altro è un camorrista. Tra di loro si crea subito un contrasto ideologico che porterà poi il cattivo, “o’ Russo”, ad uccidere l’amico (Saverio). Con l’uccisione del prete tutti i ragazzini usati dal boss trovano poi la forza per ribellarsi alla camorra.

Il musical napoletano più famoso di sempre, ogni volta che viene riproposto al teatro fa sold out. La primissima fu il 15 marzo 2002 quando vinse il premio di miglior musical dell’anno. Una delle rappresentazioni più riuscite è stata quella di Sal Da Vinci del 2006, in seguito il cast artisti del 2010-2011 ha riportato in scena lo spettacolo, nel cast Andrea Sannino e Pierluigi Iorio tra i tanti interpreti.

‘A città e Pullecenella è uno dei brani del musical più noto in assoluto. Una dedica a Napoli composta con parole di elogio, di amore e passione, ma allo stesso tempo con tanta amarezza e sconforto nei confronti di chi la maltratta e, come scritto nel testo “la mortifica ogni giorno”. E’ il volto di una città fatta di contrasti che fonda il suo splendore sulle bellezze naturali, artistiche e sul calore della gente, ma che deve fare i conti ogni giorno con la delinquenza e il malaffare.