Matteo Renzi e il Ministro della Difesa Roberta Pinotti sono a Napoli per l’inaugurazione dell’anno accademico presso l’Aeronautica di Pozzuoli. Il capo del Governo e la ministra sono stati accolti dal generale Nicola Lanza De Cristoforis, comandante dell’Accademia Aeronautica. La cerimonia e’ stata aperta da Enzo Vecciarelli, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare.
L’arrivo del Premier in città è stato come sempre condito dalle polemiche. In particolare il Sindaco Luigi De Magistris ha attaccato il Presidente del Consiglio sul referendum relativo alla riforma della costituzione, definita dal primo cittadino un'”inquietante per certi particolari dall’aria innocua e dagli effetti potenti. Per esempio il nuovo articolo 116 sull’autonomia delle Regioni in base al quale solo le Regioni più ricche potranno scegliere in autonomia le proprie politiche per il lavoro, scuola, governo del territorio, ambiente e beniculturali. Le altre regioni? Si prenderanno quello che deciderà lo Stato. Un principio disgustoso“.
Per quanto riguarda l’evento di Pozzuoli, ha affermato la Pinotti: “Qui nella formazione sta il nostro futuro. Abbiamo settemila militari impegnati nelle missioni internazionali, altri settemila per l’operazione “strade sicure” e duemila nelle zone del terremoto. La missione in Libia l’ abbiamo decisa da soli. In genere andamo come Nato coalizione. Ce lo hanno chiesto e siamo andati“.
Conclude Renzi: “Abbiamo bisogno di recuperare la funzione dei maestri, a cominciare dal ruolo delle università. A tutti i livelli le forze armate italiane dimostrano grande spirito di appartenenza. Abbiamo una straordinaria qualità, Voi siete la nostra squadra che garantisce la sicurezza nei cieli, grazie a voi si sente crescere un sentimento di orgoglio, mentre i social giocano a dividere la società. Il mondo ha bisogno dell’Italia. L’Italia c’è e voi allievi siete un pezzo importante del Paese. L’Italia è il luogo di gente che ci vuole provare. Non accontentatevi, non rassegnatevi mai. Dobbiamo essere migliori del passato e rendere l’Europa un luogo sicuro“.