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Il Napoli perde la partita ma non l’onore: solo gli errori condannano gli azzurri

Il match più atteso. Quello che da diverse stagioni caratterizza il campionato italiano. La partita che ha molti significati, oltre quelli relativi al campo di gioco. Juventus – Napoli, il big match che in particolare quest’anno ha avuto una valenza ancora più importante.

In maglia bianconera gioca uno dei migliori attaccanti del mondo, il bomber che solo qualche mese fa ha segnato il record dei gol in Serie A, ma la maglia che indossava era di un altro colore, era azzurra.

Il Napoli perde la partita ma non l'onore: solo gli errori condannano gli azzurri

La partita

Si apre con una scena bellissima. L’abbraccio tra Maurizio Sarri e Gonzalo Higuain. Il padre che abbraccia il figlio, l’allenatore che che ha risvegliato il Pipita e il core n’grato che non dimentica. L’affetto è sincero, è stata una di quelle cose che si dovrebbero vedere più spesso, dentro e fuori gli stadi.

Sarri: “Tratterò Higuain come un padre incazzato con un figlio”

La partita è molto bella. Il ritmo è alto, le due squadre si studiano. Tuttavia, quasi come una sorpresa, sono gli undici di Sarri a fare il gioco e ad impostare le azioni più importanti. L’inaspettata scelta del tecnico dei partenopei di lanciare Amadou Diawara, ha dato al centrocampo del Napoli agonismo e brillantezza. La Juve soffre ed è nervosa, la prova lampante è data dai falli, anche duri, commessi dai ragazzi di Massimiliano Allegri, giustamente puniti dall’arbitro Rocchi. Tuttavia le rare azioni pericolose sono state di matrice juventina.

Proprio quando il Napoli è padrone del gioco, accade quello che purtroppo si vede spesso quando giocano gli azzurri. Un errore grossolano di Faouzi Ghoulam, su un disimpegno sbilenco al limite dell’area dopo un calcio d’angolo per la Juventus, fa arrivare la palla sul piede di Leonardo Bonucci che insacca alle spalle dell’incolpevole Pepe Reina.

Ma il Napoli non ci sta e con una bella azione e un assist al bacio di Lorenzo Insigne (in polemica con Sarri per la sostituzione), arriva il pareggio grazie all’incontenibile Jose Callejon. Nonostante la partita sia di nuovo in parità e per gli azzurri addirittura iniziano ad intravedersi le condizioni per una storica vittoria, arriva la mazzata. Higuain raccoglie al volo un altro regalo del terzino algerino e spara un rasoterra fatale per Reina e gli azzurri. L’ex ha colpito, il Napoli è al tappeto.

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La sfortuna e l’orgoglio

Il Napoli non esce ridimensionato dalla sfida dello Stadium. La squadra di Sarri ha giocato un grande match, imponendosi tatticamente, fisicamente e sul piano del gioco. Il pressing alto e il possesso palla degli azzurri ha messo in difficoltà la Juventus che è stata molto brava a sfruttare gli errori concessi dai partenopei. Il palleggio del Napoli è stato però svantaggiato da alcune scelte di Allegri che si sono rivelate tatticamente indovinate.

L’ingresso di Juoan Cuadrado per Giorgio Chiellini e di Claudio Marchisio per Miralem Pjanic, hanno dato sostanza al centrocampo della Juventus e brillantezza alla fase offensiva. Con il 442 bianconero, il Napoli ha avuto più difficoltà ad esprimere il proprio gioco. Forse avrà giocato un ruolo importante i soliti due aspetti: una panchina ancora non all’altezza e la mancanza della prima punta. Infatti Dries Mertens è “scomparso” tra i “giganti” Chiellini, Bonucci e Barzagli.

Nonostante l’amaro in bocca, ma non c’è più tempo per restare delusi. Martedì il Napoli è atteso a Istanbul per la delicatissima sfida di Champions League sul campo del Besiktas. Campionato ed Europa, il Napoli ha ancora molto da dire, e c’è tempo per risolvere i problemi che stanno facendo perdere punti importanti alla squadra di Sarri.