Aprire un ombrello in casa porta sfortuna. E’questa una convinzione diffusa, di cui però, non tutti conoscono il motivo. Come accade per molte superstizioni, le cause vanno ricercate in tempi antichi. Per questa credenza bisogna tornare indietro negli anni e anche qui ci sono più teorie da ricercare nei diversi periodi storici.
L’ombrello è un oggetto che al tempo degli antichi romani aveva un doppio utilizzo, riparava dalla pioggia, ma anche dal sole. Il paganesimo credeva nella divinità del sole, dunque, aprire in casa questo strumento era considerato un’offesa al dio Sole, che avrebbe gettato cattivi presagi contro il protagonista del gesto.
Nel Medioevo, invece, quando i preti si recavano nelle case per effettuare l’estrema unzione ai malati, usavano aprire un ombrello nero sulla testa dei malati. A quei tempi non era uno strumento molto utilizzato, quindi, era solito vederlo solo in occasioni di morte. Per questo motivo cominciò ad essere associato ad un momento di lutto e tristezza.
C’è anche un’altra credenza che trae origine dalla funzione che aveva l’ombrello in casa. Spesso era utilizzato nelle abitazioni dei poveri per tappare i buchi nel tetto, da cui entrava l’acqua piovana. Aprirlo in casa, significava comportarsi come un nullatenente e questo veniva visto come un auto-augurio a diventarlo sul serio.
Ultimo motivo va ricercato nel periodo dell’Ottocento, quando si vietava di aprire l’ombrello in casa, perché la punta superiore in metallo avrebbe potuto ferire qualcuno nelle vicinanze. Come accade per ogni superstizione, sono diversi i motivi che hanno portato alla sua diffusione, fino a farla diventare una credenza popolare ben radicata e tramandata negli anni.