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Napoli, quartieri a rischio crollo in caso di terremoto: l’allarme

Dopo il terribile terremoto che è accaduto nel centro Italia, in molte città è scattato un certo allarmismo rispetto alla sicurezza degli edifici. L’ultimo sisma che ha colpito il Paese ha avuto effetti devastanti, moltissime abitazioni sono crollate. Per questo motivo ci si domanda qual’è la situazione nelle altre città italiane.

Francesco Mazzarella, ex Presidente dell’Associazione Nazionale delle Imprese Edili e della Confapi, ha lanciato l’allarme per alcuni quartieri di Napoli. Come si legge dal quotidiano online Metropolis, l’ingegnere, prossimo ad essere eletto senatore dell’Ordine degli Ingegneri, ha spiegato la situazione attuale in cui versano alcuni edifici in città.

I CONSIGLI DELL’ESPERTO PER SAPERE SE UN EDIFICIO È SICURO

Mazzarella in passato si era occupato anche dei danni che provocò il catastrofico terremoto dell’80, noto per gli effetti devastanti che ebbe in numerosi territori. Ha evidenziato alcune problematiche in determinate zone di Napoli:

LE FOTO ESCLUSIVE DEL TERREMOTO DELL’80

In quei giorni terribili ho visionato direttamente oltre 2500 fabbricati del centro storico di Napoli: Quartieri Spagnoli, Sanità, corso Vittorio Emanuele, via Salvator Rosa. Sono rimasto sbalordito trovando fabbricati che non avevano nessun motivo statico per stare in piedi, tale era il degrado e carente  la tecnica costruttiva con cui erano stati eseguiti con malte povere di calce e per di più completamente vaporizzate. Cioè al posto delle malte vi era solo polvere e le pietre di tufo in effetti risultavano una poggiata sull’altra senza nessuna possibilità di resistere al minimo terremoto“.

La criticità più grande, secondo Mazzarella, si registra ai Quartieri Spagnoli, dove, secondo quanto spiega, ci sarebbero numerosi edifici a rischio crollo. Lui in passato aveva lanciato l’allarme, spingendo per la demolizione di alcuni palazzi, poi non si è fatto più niente:

Anni fa feci una relazione al provveditore ai Lavori pubblici e al Commissario Straordinario di Governo facendo presente che un terremoto del sesto  grado con epicentro a Napoli avrebbe raso al suolo tutti i Quartieri Spagnoli. Dopo un esame approfondito fu redatto un piano per iniziare le demolizioni di ben 47 fabbricati che risultavano prossimi al crollo. L’ordine fu annullato dall’allora sindaco Valenzi, per motivi politici e di ordine pubblico all’ultimo minuto. Nulla è stato fatto dopo quei giorni e molti di quei fabbricati sono pericolanti tuttora“.